Montecopiolo e Sassofeltrio in festa Vicino il passaggio in Romagna

I sindaci secessionisti con Jacopo Morrone ed Elena Raffaelli della Lega fuori da Montecitorio
MONTECOPIOLO - Montecopiolo-Sassofeltrio: la Camera dice “sì” alla secessione in Emilia Romagna. Ora è atteso il passaggio al Senato. Ieri pomeriggio a...

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MONTECOPIOLO - Montecopiolo-Sassofeltrio: la Camera dice “sì” alla secessione in Emilia Romagna. Ora è atteso il passaggio al Senato. Ieri pomeriggio a Montecitorio la proposta di legge sul distacco dei due Comuni dalle Marche è passata a larga maggioranza. Favorevoli sia il centrodestra che Lega e M5S. Astenuti Pd e Leu. 


Soddisfatto il sindaco di Montecopiolo Alfonso Lattanzi che ieri, insieme all’altro primo cittadino Bruno Ciucci ed ad una delegazione del comitato pro secessione, ha assistito alla discussione e alla votazione tanto attesa. «Mi aspettavo una maggioranza così ampia - spiega Lattanzi - Tutti quelli che sono stati dalla nostra parte in questi anni si sono dati da fare per sbloccare la situazione. Credo che l’intervento più significativo sia stato quello dell’onorevole Baldelli (Fi) che ha detto se 9 Comuni se ne sono andati da una Regione forse la Regione avrebbe dovuto preoccuparsi perché questo stava succedendo invece di fare ostruzionismo».  Ora il provvedimento deve passare al vaglio del Senato.

Unica contraria dell’Aula la deputata marchigiana Alessia Morani: «Sono stata l’unica a votare contro la secessione di Montecopiolo e Sassofeltrio per motivazioni politiche e vizi procedurali - ha spiegato - E’ stata violata la legge 352 del 1970 che prevede che la legge di trasferimento dei Comuni debba essere approvata entro 5 anni dallo svolgimento del referendum. In questo caso invece parliamo di due referendum fatti dodici anni fa. L’altro vizio procedurale riguarda la mancanza del parere della Regione Marche». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico