Marotta abbraccia i campioni vicini di casa Mazzanti e Bertini, sfilata in 500 tra selfie e autografi: «Bello vincere insieme»

Mazzanti e Bertini, ct e vice della Nazionale femminile di volleuy campione d'Europa
MAROTTA È di un azzurro intenso e brillante il cielo sopra Marotta. La città è volata sul tetto d’Europa grazie ai due coach Davide Mazzanti e Matteo...

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MAROTTA È di un azzurro intenso e brillante il cielo sopra Marotta. La città è volata sul tetto d’Europa grazie ai due coach Davide Mazzanti e Matteo Bertini, marottesi doc, che hanno condotto la nazionale di volley femminile alla vittoria dell’Europeo, battendo in finale la Serbia. 



Già sabato sera, dopo il trionfo, tanto l’entusiasmo in città e sui social inondati di foto e complimenti ai due protagonisti. Festeggiamenti andati avanti per tutta la giornata di ieri e che probabilmente proseguiranno anche nei prossimi giorni con sorprese e iniziative a cui in tanti stanno lavorando. Ad attendere i due marottesi campioni, poco dopo le 12.30 all’aeroporto di Fiumicino, c’erano il sindaco Nicola Barbieri, l’assessore Davide Caporaletti, entrambi con la maglia della nazionale, la consigliera territoriale Fipav Isabella Patregnani e due amici Massimo e Francesco con il figlio Alessio, giocatore di pallavolo.

 

 

«Come dopo i mondiali del Giappone nel 2018, anche questa volta – sottolinea entusiasta il sindaco - abbiamo voluto accogliere, a nome di tutta Mondolfo Marotta, i nostri campioni al rientro in aeroporto, per testimoniare tutto l’affetto e l’abbraccio della nostra comunità. E’ stato davvero molto bello, una emozione grandissima abbracciarli e ringraziarli». E non è mancato il coro: «I campioni dell’Europa siamo noi». Felici dell’entusiasmo e dell’accoglienza i due tecnici con al collo la pesantissima medaglia d’oro. Il sindaco aveva telefonato a Mazzanti e Bertini già sabato sera: «Ci siamo sentiti con Davide e Matteo dopo il successo. Ho voluto complimentarmi con loro. Siamo orgogliosi, grazie per le incredibili emozioni che ci avete donato». L’occasione anche per coordinare la giornata di ieri. Entrambi hanno voluto tornare immediatamente a Marotta. Troppo forte il desiderio di respirare l’aria di casa, abbracciare familiari e i primi tifosi, condividere con loro una gioia immensa, indescrivibile. Intanto a Marotta brindisi in spiaggia e nei locali (dove hanno cantato l’Inno Nazionale), prima del clou, a metà pomeriggio. Del resto Mazzanti, subito dopo la vittoria era stato chiarissimo: «E ora ribaltiamo Marotta!». La città dove sono cresciuti, hanno conosciuto la pallavolo, per poi infilare le ali verso trionfi. Coach e vice hanno dapprima sfilato sul lungomare Cristoforo Colombo su una “storica” 500 blu, che hanno anche autografato, messa a disposizione da un loro amico di Marotta, con molte persone ad applaudirli e a intonare cori, per arrivare nei pressi delle loro abitazioni, che si trovano nella stessa via Damiano Chiesa. Ad attenderli c’erano genitori (emozionante l’abbraccio della mamma di Mazzanti), parenti, amministratori comunali e gli amici più stretti. «La più bella vittoria accanto a un amico. Era una vita che lo sognavamo» ha detto Bertini. «Se è stato così bello è perché la Serbia ci aveva battuto prima. Tanto rispetto» ha aggiunto Mazzanti.



Emozioni bellissime, abbracci, sorrisi, cori, commozione sul filo dei ricordi e di un presente che brilla di una luce accecante. Fortissimo l’abbraccio della città, fiera ed orgogliosa di due concittadini capaci di regalare imprese e vittorie straordinarie e di tenere alto, altissimo, fino al tetto d’Europa, il nome di Marotta. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico