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GRADARA - La perizia tossicologica scagiona l’imputato. Aveva predisposto una piccola serra per coltivare marijuana nel sottoscala dell’appartamento, ma il mezzo chilo sequestrato finisce per avere un principio attivo basso. Il fatto risale a febbraio quando i carabinieri della Stazione di Saludecio avevano arrestato, per il reato di detenzione e spaccio di stupefacenti D.P.Y., 27 anni, originario di Misano Adriatico, residente a Gradara.
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L’uomo, che percepisce una indennità di disoccupazione dopo aver effettuato dei lavori stagionali, era stato messo sotto osservazione dai carabinieri di Saludecio dopo essere stato notato in compagnia di noti assuntori del luogo.
«Abbiamo contestato il peso della marijuana perché e chiesto una perizia tossicologica, per stabilire il vero principio attivo. L’esame tossicologico parla di 75 grammi di hashish quindi abbiamo richiamato una sentenza della cassazione rispetto alla coltivazione per uso domestico personale senza finalità di spaccio. Lo stesso ragazzo ha spiegato di aver coltivato più piante perché le probabilità che potessero andare a male sono alte, infatti se ne sono salvate poche. Inoltre i diversi barattoli rinvenuti erano una tecnica di conservazione perché la marijuana in recipienti troppo grandi tende ad ammuffire». Il giovane è stato assolto perché il reato non sussiste. Al giovane verrà restituito anche il bilancino di precisione. Il ragazzo era incensurato.
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Corriere Adriatico