Gabicce, referendum e secessione Nuovo no della giunta Pascuzzi

La cartina del confine Marche - Emilia Romagna
GABICCE - Referendum per il passaggio di Gabicce in Romagna, ancora un no in consiglio comunale, bocciata la mozione dei Cinque Stelle. «Non ci arrendiamo, ora ricorso al...

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GABICCE - Referendum per il passaggio di Gabicce in Romagna, ancora un no in consiglio comunale, bocciata la mozione dei Cinque Stelle. «Non ci arrendiamo, ora ricorso al Tar». Due mesi fa la maggioranza gabiccese aveva approvato la delibera per dichiarare inammissibile il referendum sul distacco di Gabicce dalle Marche per passare in Emilia-Romagna. Nell’ultimo consiglio comunale di mercoledì sera i Cinque Stelle hanno riprovato a far tornare in auge il referendum sul passaggio di Gabicce in Romagna, ma la loro mozione è stata bocciata. 


«La nuova richiesta poggiava sulla possibilità, prevista dallo statuto, che siano i consiglieri direttamente a indire il referendum e oggi a maggior ragione, viste le quasi 500 firme raccolte tra i cittadini, la risposta è tutta a carico del consiglio comunale che non può più addurre nessun cavillo di nessun tipo per dire che non dipende da loro – afferma il capogruppo Cinque Stelle Sabrina Banzato - la maggioranza, però ha di nuovo detto no, utilizzando la solita cantilena di chi governa oggi che si fa chiamare Democratico e poi nella sostanza non ha proprio nulla. Sarebbe stato semplice concedere a 500 cittadini che si sono già espressi con la richiesta firmata lo scorso anno, ma è più facile dire no e non assumersi la responsabilità di sentire la voce del popolo. Decidono gli eletti e stop». 

Per la Banzato «insistere ancora sul fatto che ad avviso della maggioranza si tratti di un referendum inutile, come è stato riferito di nuovo in consiglio, è davvero scandaloso». I Cinque Stelle dicono che non si arrenderanno: «Non ci fermeremo davanti a nulla, non intendiamo aspettare le elezioni comunali del prossimo anno, che nulla c’entrano con la giustizia di oggi. Procederemo per la verifica degli estremi di ricorso al Tar mentre restiamo in attesa della Prefettura che ancora non ci ha dato risposta».  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico