Aveva sottratto circa 2mila euro di materiale dal municipio: è stato assolto per mancanza di prove

Il municipio di Gabicce
GABICCE Furto all’anagrafe del Comune di Gabicce, ma il presunto ladro viene assolto. Il fatto risale al marzo 2019 quando un 38enne di Napoli avrebbe forzato la porta di...

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GABICCE Furto all’anagrafe del Comune di Gabicce, ma il presunto ladro viene assolto. Il fatto risale al marzo 2019 quando un 38enne di Napoli avrebbe forzato la porta di ingresso dell’ufficio di via della Vittoria. Un obiettivo probabilmente studiato nel dettaglio. Così si sarebbe diretto nella zona cassa dell’ufficio, ovvero un armadio. Da qui sono stati prelevati 2.070 euro, una somma frutto probabilmente di marche da bollo o rilascio di documenti come la carta di identità elettronica o altro. Poi anche due tablet con relativa scheda Sim. 

 

 

L’indagine dei carabinieri
Sulla vicenda hanno indagato i carabinieri della locale compagnia, che si sono recati negli uffici comunali e hanno effettuato tutti i rilievi del caso. Niente allarme, così il ladro ha potuto agire in poco tempo e indisturbato, mettendo a segno il colpo. Il furto è stato denunciato dal Comune di Gabicce ai carabinieri della stazione locale che sono intervenuti per i rilievi del caso. Si trattava del primo furto avvenuto nel nuovo edificio di fresca inaugurazione. Il 38enne, pentito del gesto, aveva avuto un malore e in ospedale ha reso delle dichiarazioni senza però che vi fosse l’avvocato difensore, dunque per un cavillo giudiziario non utilizzabili e mai finite nel fascicolo del dibattimento. Ha detto che doveva pagare le bollette e mantenere i figli ed era quindi in difficoltà economica. L’avvocatessa dell’imputato, Antonella Antoniello, ha rilevato durante l’udienza di ieri, davanti al giudice monocratico, che non c’erano rilievi dattiloscopici che potessero incastrarlo e che la videosorveglianza non era attiva. E che non erano state rilevate celle che potessero agganciare i tablet nei luoghi dell’imputato. Il pubblico ministero ha chiesto 6 mesi di condanna, ma il giudice lo ha assolto per insufficienza di prove.

 

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Corriere Adriatico