Fermignano, la casa più addobbata e illuminata d'Italia meta di turisti

La casa più addobbata d'Italia si trova a Fermignano ed è di proprietà della famiglia Pascucci
FERMIGNANO - Una fiumana di gente, circa 500 persone, si sono portate, dalle 18 del giorno dell’Immacolata, nella ormai celeberrima via Carso, per assistere e godere, con...

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FERMIGNANO - Una fiumana di gente, circa 500 persone, si sono portate, dalle 18 del giorno dell’Immacolata, nella ormai celeberrima via Carso, per assistere e godere, con l’emozionante cerimonia dell’accensione natalizia, “all’americana”, della splendida residenza privata della famiglia Pascucci. Il 34enne Virgilio, diplomato perito elettronico e rappresentante di cancelleria, ancora una volta si è rivelato un autentico e suggestivo incantatore di imponenti coreografie natalizie.


Tutti con il naso all’insù e tanti consensi da parte dei presenti. Il sito sarà meta di processioni interminabili di auto e braccia che usciranno dai finestrini per immortalare l’appuntamento ultradecennale con la visita all’abitazione dalle 50.000 lampadine al led. Rispetto l’annata precedente un + 20.000: un carro trainato da cervi e un Babbo natale che li guida oltre la notte più buia e tempestosa. Non solo residenti limitrofi altresì arrivi dalla vicina Romagna, dalla Toscana, dalla bassa Marche, dall’Abruzzo e, persino, da Roma. Per i fermignanesi è una specie di pre – nenia: prima di tornarsene a casa, sotto le coperte, vogliono andare a meravigliarsi di quella casa stipato di incantesimo e bellezza infinite.


«E’ cominciata come un gioco: dalla scritta “Buone Feste” appesa da mio padre ogni anno modificavo e aggiungevo qualcosa fino ad arrivare a ciò che si vede oggi. Dai primi giorni di settembre, con l’aiuto di circa 10 amici, cominciamo a mettere in opera le nostre fantasie. Toglierle? Un paio di settimane soltanto. Tutto questo consuma solo 4 ampere. Il giorno dell’accensione abbiamo offerto a vicini, curiosi, amici, parenti e conoscenti 15 litri di vin brulè, crescia artigianale e zuppa di fagioli. Un autentico pantagruelico evento. Ora c’è un timer che parte alle 17 e dura fino alle 2 di notte». Quanti fili….? «Chilometri: dal tetto alle ringhiere, alle cancellate, ai terrazzi, alle siepi, agli alberi. L’alimentazione è separata con un salvavita principale e linee con relativi fusibili. Qualunque corto circuito avvenisse riesco subito così ad individuare il guasto. Il bianco freddo e il blu sono i miei colori preferiti». L’appuntamento esplosivo di barlumi e riverberi incantati durerà fino la notte dell’Epifania. Dal giorno successivo si penserà al 2020 e chi più ne ha più ne metta.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico