Fano, zona Laghi e strada statale: Ponte Sasso in una tenaglia, servono interventi per la sicurezza

Uno degli ultimi incidenti accaduti a Ponte Sasso
FANO Abitare a fianco della statale Adriatica è un motivo di preoccupazione per la gente di Ponte Sasso e l’incidente dell’altro ieri ha ribadito in modo...

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FANO Abitare a fianco della statale Adriatica è un motivo di preoccupazione per la gente di Ponte Sasso e l’incidente dell’altro ieri ha ribadito in modo drammatico quanto sia difficile la convivenza. Nella frazione fanese la viabilità è forse il problema dei problemi, di sicuro è pressante nella zona dei Laghi.

 

 

«L’amministrazione comunale sta lavorando per individuare una soluzione, che comunque non è facile da trovare», afferma Mirco Pagnetti, capogruppo consiliare per la lista di maggioranza Insieme è meglio e residente nel quartiere. Via Lago di Garda è un accesso alla cosiddetta zona dei Laghi e proprio lì, all’incrocio con l’Adriatica, è avvenuto l’incidente tra una Fiat 600, condotta da una marottese ventiduenne, e la motocicletta Honda di un cinquantaquattrenne imprenditore senigalliese, che è stato trasportato in eliambulanza agli Ospedali Riuniti Torrette di Ancona per gravi fratture diffuse. «L’amministrazione fanese – prosegue Pagnetti – sta lavorando su due aspetti, cercando soluzioni sia per la viabilità interna nella zona dei Laghi sia per l’attraversamento della strada statale all’incrocio con via Lago di Garda. Il traffico è sempre sostenuto, perché su quel tratto si affacciano servizi, attività commerciali e studi professionali, ma lo è ancora di più durante l’estate per la presenza di un sottopasso che collega alla spiaggia e di un parcheggio per i bagnanti. La soluzione in questo caso deve essere condivisa con Anas». 

L’altro aspetto della questione è la viabilità interna alla zona dei Laghi. «Per sua conformazione – specifica Pagnetti – non permette di realizzare un anello di sensi unici e di conseguenza è complesso trovare una soluzione che eviti, a parte degli abitanti, di dover ricorrere alla strada statale per raggiungere i servizi». Il progetto è comunque in fase di elaborazione e sembra che l’orientamento sia di prevedere il doppio senso di marcia solo dove si trovino attività commerciali. Altro intervento ritenuto indispensabile, tanto dai residenti quanto dai turisti, è di realizzare marciapiedi ai margini dell’Adriatica (tombando i fossi) per garantire spazi sicuri a ciclisti e pedoni.



Anche in questo caso deve essere coinvolta Anas. «Questi lavori sono prioritari e devono essere fatti comunque, anche volendo costruire un’alternativa a monte della strada statale, che altrimenti resterà sempre un drittone su cui i veicoli tendono a raggiungere velocità elevate». 

 

 

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Corriere Adriatico