Fano, apre l'impianto di cremazione Servirà a 3 milioni di persone

I sindaci Ricci e Seri durante l'inaugurazione
FANO –  Finchè morte non vi separi? Non proprio. Sarà operativo dal prossimo 23 gennaio il primo impianto di cremazione della provincia, nato...

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FANO –  Finchè morte non vi separi? Non proprio. Sarà operativo dal prossimo 23 gennaio il primo impianto di cremazione della provincia, nato dalla collaborazione tra Pesaro e Fano: sarà utilizzato da 5 regione, con un bacino di circa 3 milioni di persone. La struttura, all’interno del cimitero dell’Ulivo di Fenile, è stata presentata oggi dai due sindaci, Matteo Ricci e Massimo Seri, dai presidenti di Aspes e Aset, Luca Pieri e Teodosio Auspici, dall’amministratore di Adriacom cremazioni Antonio Muggittu, in rappresentanza della società costituita ad hoc da Aset e Aspes per realizzare l'impianto. Che ha richiesto un investimento di 2 milioni e 380mila euro («l'opera si autofinanzierà con il lavoro prodotto nella struttura», spiegano i presidenti delle società) ed è il secondo delle Marche, dopo quello di San Benedetto del Tronto.


Nota Ricci: «E’ un lavoro che segna il livello di civiltà del territorio, che riguarda anche la gestione del fine vita. Il servizio della cremazione per noi era un handicap. Ma oggi c’è una sensibilità nuova, sul punto, che richiede una risposta. E questo è un luogo baricentrico: una struttura moderna, di qualità, all’interno di un cimitero funzionale. Fano sta cambiando molto, ha avviato una stagione intensa di lavori pubblici con cantieri, ciclabili, asfalti.  L’amministrazione comunale sta facendo un lavoro egregio: complimenti a Seri. Sottolineo l’intesa tra Fano e Pesaro, che ha prodotto un bel risultato e può fare da apripista ad altre collaborazioni: sono città che hanno molto in comune».  

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Corriere Adriatico