Fano, bivacchi nell'area camper scatenano nuove rabbia e proteste

L'area di via Kennedy
FANO -  Parcheggio di confine quello di viale Kennedy a fianco del cimitero urbano. Non per la sua collocazione, in realtà a pochi passi dal centro, ma per...

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FANO -  Parcheggio di confine quello di viale Kennedy a fianco del cimitero urbano. Non per la sua collocazione, in realtà a pochi passi dal centro, ma per l’utilizzo ambiguo (quando non improprio) che se ne fa. Trattasi infatti di area sosta promiscua destinata però in via privilegiata ai camper, come tutti gli amanti del plen air sanno o possono facilmente apprendere da siti specializzati e non. Non è però anche area attrezzata nel senso compiuto del termine e tanto meno può essere scambiata per un campeggio. Comunque possibili carico e scarico e nessun limite alla permanenza che sia specificatamente esplicitato all’ingresso (anche se da qualche parte on line viene indicato il tetto massimo delle 72 ore).  Succede così che qualche utilizzatore si allarghi senza però essere giustificato. Che si parli di turisti, di gente che ha scelto di vivere in camper o di nomadi la disciplina resta infatti la stessa e non è rispettata da chi trasforma quel posto in un bivacco, occupando con mercanzia varia non soltanto lo stallo cui avrebbe diritto. 

La protesta si è riaccesa in questi giorni in cui la cinquantina di posti disponibili è quasi completamente occupata nonostante l’estate sia il periodo classico per il turismo open air. Tutto mentre continua a giacere nel cassetto l’idea di trasformarne una parte in area attrezzata esclusiva per autocaravan. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico