Fano, ascensore guasto da 3 mesi: i disabili restano in fondo alle scale

Un disabile di fronte a un ostacolo insormontabile, foto d'archivio
FANO - Esprimono ancora una volta le loro lamentele i disabili che, dovendo fare riferimento all’ufficio assistenza che si trova al primo piano dell’assessorato ai...

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FANO - Esprimono ancora una volta le loro lamentele i disabili che, dovendo fare riferimento all’ufficio assistenza che si trova al primo piano dell’assessorato ai servizi sociali di Sant’Orso, si trovano di fronte all’ascensore guasto. Un guasto che perdura dal mese di agosto, alla salute della rimozione delle barriere architettoniche! E che proprio l’ufficio assistenza sia irraggiungibile dalle persone che si muovono in carrozzina e che non riescono a fare le scale, costituisce un paradosso che la dice lunga sull’efficienza dei servizi predisposti dall’amministrazione comunale. insensibilità? difficoltà tecniche? Responsabilità della ditta che dovrebbe fare i lavori? Qualunque siano le ragioni di una simile inefficienza non si possono lasciare i disabili a incontrare gli operatori in mezzo a una strada. Già arrivare a Sant’Orso per chi non può farlo con le proprie gambe è un’impresa. L’aver spostato gli uffici così lontano dal centro costituisce un handicap per chi l’handicap lo vive sulla propria pelle. Se una volta arrivati, si è nell’impossibilità di salire per giungere nell’ufficio competente, il disagio si aggiunge al disagio. A nome di tutti coloro che si trovano in queste condizioni Alessandro Giommi,consigliere dell’Anmic, esprime la sua protesta affinché l’ascensore venga riparato al più presto: 3 mesi di blocco costituiscono una vergogna non più tollerabile.


San Costanzo, l'assessore al welfare Martina Pagnetti s'è spenta a 31 anni

«Cercheremo di rimettere in efficienza l’ascensore al più presto. – ha replicato l’assessore al welfare di comunità Dimitri Tinti –. Purtroppo ci siamo trovati di fronte a due esigenze: la prima quella di sollecitare la ditta a compiere i lavori per cui era stata incaricata, pena l’invio di una diffida affinché si rispetti il contratto; la seconda quella di realizzare un ascensore vero e proprio, rispetto a quello di prima che era poco più di un montacarichi». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico