Pesaro, al termine della scuola insieme verso Santiago: la promessa di 5 amici nel segno della condivisione

Il gruppo dei Belfortissimi
BELFORTE  - La voglia di fare le cose insieme, l’entusiasmo misto a curiosità e creatività ha unito un gruppo di giovani, tra gli 11 e i 20 anni,...

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BELFORTE  - La voglia di fare le cose insieme, l’entusiasmo misto a curiosità e creatività ha unito un gruppo di giovani, tra gli 11 e i 20 anni, residenti a Belforte all’Isauro, con il nome di Belfortissimi. Se gli abitanti di Belforte si chiamano Belfortini, loro si sono voluti chiamare Belfortissimi, «perché a 18 anni le cose bisogna farle per bene».

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Tra le iniziative già realizzate c’è stata una cena medievale (allestita e cucinata interamente da loro) e una raccolta fondi che si è trasformata in un’asta di beneficenza molto creativa, dove, grazie all’intuizione di Alice Toccacieli, a disposizione erano i ragazzi stessi, per un’ora di compagnia, un taglio d’erba, ecc. Un’asta che si è conclusa consegnando all’amico di Marco (che gioca a hockey in carrozzina) la cifra necessaria per acquistare una batteria che potesse alimentare il suo respiratore anche in mancanza di elettricità.

Ora, 5 di loro, hanno deciso di affrontare un nuovo ambizioso progetto “Belfortissimi on the trail”: percorrere il cammino di Santiago da Saint-Jean Pied de Port a Finistére, dal chilometro zero alla fine del mondo. 902 chilometri, 51 giorni di cammino, 5 adolescenti, 1 bambino, 1 mamma, 1 Joelette (la carrozzina monoruota adatta al fuoristrada) e tantissimi amici. Una promessa che si sono fatti per la fine dell’anno scolastico - tra l’altro alcuni tra di loro affrontano la maturità - e che si concretizzerà per quest’estate. L’estate della vita. Perchè ognuno di noi ha un’estate da ricordare e quella che viene dopo il diploma - o anni limitrofi - è la più speciale di tutte. Ispirandosi alla frase di Bruce Chatwin, “Camminare non è solo terapeutico per l’individuo, ma è un’attività poetica che può guarire il mondo dei tuoi mali”, hanno voluto cogliere l’occasione di festeggiare la maturità, ma non solo: la solidarietà e l’amicizia sono alla base di un rapporto che dura da una vita e che si consolida ogni giorno di più. Marco (17 anni) e suo fratello Cristiano (16anni), Davide (18 anni), Adam (17anni) e Manuel (17 anni), saranno insieme a Michela (mamma di Marco, Cristiano e del piccolo Ludovico che si aggrega al gruppo), e a tante altre persone che stanno supportando il progetto.

Amicizia e inclusione, ma il taglio di questo progetto è l’avventura, la voglia di condividere un viaggio come esperienza alla soglia dei 18 anni, come racconta mamma Michela: «Il senso è proprio questo: 5 ragazzi che in una pandemia mondiale vogliono recuperare il loro rapporto, interrotto e frammentato in questo anno terribile. Forse non tutti ci hanno fatto caso, ma i ragazzi sono stati tra le categorie più colpite: da un anno sono chiusi dentro casa e questo progetto ha permesso loro di sognare, di avere una prospettiva o anche solo di pensare che, appena possibile, faranno questo viaggio, tutti insieme. È anche un’impresa sportiva, perché nessuno, in questa soluzione, ha mai intrapreso questo viaggio. Inoltre è vero che la Joelette è più agile di una carrozzina, ma non è semplicissima da gestire e ci siamo dovuti allenare per poter imparare a manovrarla». Michela e i suoi due ragazzi, Marco e Cristiano, hanno già affrontato questo viaggio qualche anno fa: «Era solo metà percorso, ma la bellezza, questa volta, è che i miei ragazzi saranno insieme ai loro amici e questa cosa li rende davvero molto felici».



I Belfortissimi stanno raccogliendo fondi per realizzare questo bellissimo progetto e chiunque può partecipare visitando il sito belfortissimi.org. I Belfortissimi ringraziano inoltre la Provincia di Pesaro e Urbino, la Riserva Naturale Statale Gola del Furlo e il Parco Interregionale Sasso Simone e Simoncello per aver messo a disposizione gratuitamente la joelette che utilizzeranno, oltre all’Unione Montana del Montefeltro e all’ Ambito Territoriale n.5 per il sostegno e la preziosa collaborazione.

 

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Corriere Adriatico