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PESARO - Non solo i ristoratori e gestori di attività stagionali sono già in affanno nella ricerca di personale, anche per gli albergatori è un sentiero in salita tanto che ci sono strutture, soprattutto se con un numero limitato di camere, intenzionata a usare la formula bed & breakfast.
«Il lavoro stagionale va ripensato - spiega Paolo Costantini, presidente di Apa Hotel - considerandolo non più come un’attività saltuaria e sporadica. Serve una maggiore professionalità e va insegnato a chi si candida il concetto di farsi ambasciatori del nostro territorio verso i turisti. Si faccia conoscere la cultura dei prodotti locali, dell’enogastronomia e delle eccellenze del territorio. Questo perché ormai il turista che sceglie Pesaro parte già informato sulla meta e cerca altro nell’offerta. Apa ha già avviato un’operazione qualità delle strutture e stiamo spingendo sugli albergatori per convincerli ad implementare i propri servizi, oltre a interventi di riqualificazione».
I curriculum
Il lavoro dell’albergatore in questa fase è tutto incentrato nella selezione di quel personale mancante: sala, camere, reception, cucina. Ma c’è chi come la famiglia Gasparini, storico gestore dell’hotel Clipper da quest’anno rinuncia al ristorante. Motivo? La difficoltà nel trovare personale preparato in cucina, che poi possa tornare anche la stagione successiva. «Per la prima volta invertiamo la rotta – commenta Simone Gasparini – da poche settimane sta circolando l’annuncio sulla nostra pagina social per informare e sensibilizzare sulle proposte di lavoro stagionale.
«Si conferma la tendenza di alcuni colleghi a cambiare l’offerta di accoglienza - conferma Paolo Campagnoli, gestore dell’hotel Mare - il personale è una delle concause. Il motivo principale, è che strutture piccole con 40-50 camere come nel mio caso, hanno serie difficoltà nel mantenere in piena attività un ristorante. Vanno trovati cuochi, aiuto cuochi, lavapiatti e ciò non semplice. In questi ultimi due anni tutto si è complicato, gli albergatori se piccoli, spingono sempre più per l’offerta del dormire e della colazione o provano a trasformarsi in appartamenti turistici. Per l’hotel Mare, ho appena trovato una segretaria alla reception e do la priorità alla ricerca di personale per lavanderia e pulizia, poi penserò alla sala».
Il conte Nani Marcucci Pinoli, gestore di più hotel assume come addette alle pulizie giovani ucraine, che soggiornano temporaneamente o risiedono a Pesaro. «Una motivazione certo solidale – spiega - ma legata anche al fatto che donne italiane di età media non si trovano. Dopo il pensionamento delle mie collaboratrici, ho trovato solo donne con permesso di soggiorno. Essendo una struttura annuale, ho lo stesso personale di sempre ma chi si è presentato in hotel per un lavoro estivo ha chiesto di lavorare in nero pur di non perdere i sussidi».
I percorsi
Chi spinge sulla formazione è Confcommercio, anche con accordi con l’alberghiero Santa Marta. «Riproponiamo il Talent Day - spiega il vice direttore Agnese Trufelli – 40 studenti hanno partecipato alla prima edizione. Quest’anno ci si focalizzerà su ristorazione ed enogastronomia agganciandole ai 40 anni dei Weekend gastronomici. Con il Santa Marta abbiamo in cantiere numerose iniziative, facendo incontrare imprenditori della ristorazione e studenti. Verranno avviati poi nuovi percorsi per figure che dopo la scuola, potranno lavorare nel settore della ricettività, dalla ristorazione, all’accoglienza al marketing».
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Corriere Adriatico