Sindaco di Urbino, i 5 Stelle bocciano Scaramucci, Giovanelli e gli altri: discontinuità la parola d’ordine.

«Stiamo con il centrosinistra ma queste candidature non vanno»

Sindaco di Urbino, i 5 Stelle bocciano Scaramucci, Giovanelli e gli altri: discontinuità la parola d’ordine.
URBINO «Il motivo che ha determinato la nostra scelta di aderire all’alleanza di centrosinistra – scrive M5S di Urbino - è stata la presa di coscienza...

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URBINO «Il motivo che ha determinato la nostra scelta di aderire all’alleanza di centrosinistra – scrive M5S di Urbino - è stata la presa di coscienza della drammatica situazione demografica e socioeconomica di Urbino. Un tracollo annunciato da anni e che la politica non è stata in grado di contrastare in alcun modo. 

Le urgenze

«La situazione è ancor più grave se si pensa anche alla responsabilità che la città di Urbino ha nei confronti dei comuni dell’entroterra ai quali deve garantire quei presidi e quei servizi essenziali indispensabili allo sviluppo di un territorio che oggi sono a rischio». L’invito di partecipazione al tavolo progressista è stato rivolto dal Partito Democratico.

«La prospettiva di mettere insieme tutte le forze politiche progressiste della città mettendo da parte gli integralismi ed i pregiudizi – continua il comunicato - ci ha convinto che possa essere l’unica strada percorribile nell’interesse della nostra comunità nel convincimento che sia il momento di unirsi e non di dividersi. Crediamo di avere portato un contributo positivo al Tavolo sollecitando la necessità di condividere un regolamento per garantirne il funzionamento e facendo attenzione a riconoscere il giusto peso di ciascuna forza politica nelle scelte da intraprendere secondo un criterio oggettivo di rappresentanza». C’è stata una forte convergenza dei partecipanti nell’individuazione dei punti di programma. «Ora, a ridosso della data in cui dovremo individuare con la massima condivisione possibile il candidato sindaco vogliamo fornire, pubblicamente, un ulteriore contributo alla coalizione».

Un punto di rottura con il passato. «Riteniamo che la scelta del candidato sindaco debba individuare una personalità di valore, proporzionata alla portata “storica” della neoformazione e in chiara discontinuità con il passato – insiste il comunicato - La discontinuità che abbiamo spesso invocato nei nostri incontri, tanto da inserirla come principio ricorrente nel regolamento che abbiamo sottoscritto». Le candidature nascono ordinariamente dall’interno dei partiti (Federico Scaramucci, Oriano Giovanelli, Mario Rosati, Lorenzo Santi, Roberto Burioni, Alessandro Gualazzi, Alessandro Bogliolo, Tonino Pencarelli…).

Scelta condivisa

«Non sono candidature utili in questo momento storico, Soprattutto per le modalità con cui vengono selezionate prima di essere sottoposte al giudizio degli iscritti. Mai come oggi Urbino ha bisogno di un sindaco capace, ma soprattutto libero. Libero da condizionamenti e da quelle logiche che hanno condannato la città, per decenni, a ricoprire un ruolo gregario e subordinato ad altri interessi».

 

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Corriere Adriatico