Lucrezia, rapina in villa: telecamere al setaccio in cerca di banda dell'est

La villetta dell'assalto
LUCREZIA - Ha generato paura tra i residenti di Lucrezia la rapina avvenuta l’altra notte in via Pilone 17 B, dove tre malviventi con il volto camuffato sono entrati in casa...

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LUCREZIA - Ha generato paura tra i residenti di Lucrezia la rapina avvenuta l’altra notte in via Pilone 17 B, dove tre malviventi con il volto camuffato sono entrati in casa per rubare denaro e preziosi, ma hanno finito per svegliare i residenti, che per circa mezz’ora sono stati legati e minacciati, costretti a sedere sul letto, a guardare gli estranei che rovistavano in tutti i locali, portandosi via un bottino del valore di circa 4.000 euro. In un cassetto infatti, chiusi a chiave, erano custoditi circa 250 euro in contanti e alcuni gioielli di famiglia, sottratti insieme ad un orologio d’acciaio.

La villetta presa di mira è nascosta ma non isolata e nonostante ciò il gruppetto, che ha agito alle 2 di notte, sembra essere passato inosservato, o quasi. Se i componenti della famiglia Paolini Santi non hanno notato come i tre uomini sono fuggiti, sicuramente a piedi per la stradina sterrata che conduce all’abitazione e con una macchina poco distante ad attenderli sulla via principale, qualche aiuto potrebbe essere fornito dalle telecamere di videosorveglianza della zona. Non dovrebbero essere molte infatti le auto circolate alle 3 di notte a Lucrezia, probabilmente dirette verso l’imbocco della superstrada Fano Grosseto, la via più veloce per allontanarsi.
La descrizione dei proprietari di casa, una donna di 71 anni e i suoi due figli di 45 e 49 anni, sembra portare a una banda di stranieri, con accento dell’Est, che potrebbe ormai essere lontana. Non sembra invece avere consistenza la pista secondo cui il gruppo potrebbe essere stato mandato da qualcuno conosciuto dalla madre o dai figli. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico