OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
PESARO Sono troppe e infestanti: l’Aspes con il suo personale specializzato nella cattura andrà a caccia di nutrie con trappole disseminate in tre zone cruciali: Case Bruciate, la foce del Foglia e il parco Miralfiore. Praticamente avranno il compito di posizionare delle gabbie per catturarle come un tempo facevano i trapper che andavano a caccia nelle foreste. Le nutrie sono quei roditori a metà tra topo, lontra e castoro che negli anni abbiamo imparato a conoscere perchè sempre più diffuse e facili da incontrare soprattutto in prossimità del Foglia. Negli anni le nutrie, note per la loro facilità di riproduzione, si sono facilmente diffuse praticamente in modo indisturbato, ma a quanto pare non indolore.
Il compito dell’Aspes
Il piano del Comune per il contenimento è in adempimento alle indicazioni del piano regionale per il controllo della nutrie (con intento eradicativo, termine più soft rispetto a quello di eliminazione o soppressione) e indica i metodi di intervento, i soggetti preposti alle operazioni di cattura e controllo, le modalità di rendicontazione dei risultati di applicazione.
Piano di controllo
L’aumento delle nutrie sul territorio comunale comporta pertanto la necessità, ritenuta non più procrastinabile, di procedere con l’attuazione del Piano di controllo, con particolare attenzione alla finalità di contenere il fenomeno erosivo che determina rilevanti squilibri nelle dinamiche idrauliche e di contenimento degli argini dei corsi d’acqua. Lo stesso Piano di gestione nazionale ha evidenziato negli anni scorsi una distribuzione diffusa della nutria, specie non autoctona e invasiva, soprattutto nel Pesarese e nel Maceratese. Nelle aree urbane si interverrà con l’uso esclusivo di gabbie-trappola nelle zone dove maggiore è la presenza (accertata in particolare all’altezza della foce del fiume Foglia, a Case Bruciate e al parco Miralfiore) nel rispetto delle indicazioni procedurali contenute nel Piano regionale. Per una spesa di poco più di 6mila euro a occuparsi delle varie fasi (posizionamento gabbie di cattura, sopralluoghi, soppressione) nel prossimo mese di dicembre sarà Aspes che già si interessa per conto del Comune della gestione del servizio di verde urbano, nonché del monitoraggio contro la presenza di animali indesiderati sul territorio.
Leggi l'articolo completo suCorriere Adriatico