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PESARO - Serpeggia la preoccupazione al San Salvatore per il rallentamento del cantiere del Pronto soccorso finalizzato ad allestire un ingresso differenziato per i pazienti positivi al Covid-19 o con sintomi sospetti. Tre settimane fa, dopo l’incontro in Regione con l’assessore alla sanità Saltamartini che aveva fatto seguito all’aggressione subita dai sanitari per mano di un paziente, il responsabile del Pronto soccorso di Marche Nord, Umberto Gnudi, aveva auspicato, in vista di un prevedibile aumento dei contagi, la conclusione dei lavori per la fine di novembre o nei giorni immediatamente successivi per poter disporre di percorsi e di posti letto di osservazione separati da quelli dei pazienti comuni, al fine di gestire meglio l’operatività del punto di frontiera dell’ospedale e in particolare lo stazionamento dei malati prima del ricovero nei reparti.
Preoccupazione in ospedale
Ma per diversi giorni in ospedale non è stato visto alcun tecnico od operaio al lavoro nel cantiere.
«Il cantiere è rimasto fermo solamente qualche giorno della settimana scorsa - puntualizza Domenique Di Fabio, tecnico d’ufficio del Consorzio stabile Rennova -, oggi (ieri, ndr) gli impiantisti stanno lavorando all’interno del fabbricato esistente sulle linee dei gas medicali. Se il riferimento dell’inattività è alla struttura esterna in acciaio lì stiamo aspettando effettivamente l’intervento in cantiere di un’azienda subappaltatrice, che deve curare la protezione dell’acciaio, ma è questione di un paio di giorni».
«L’approvvigionamento delle materie prime - sottolinea il tecnico del consorzio appaltatore - è un problema generale del settore edile in questo periodo ma non del cantiere del Pronto soccorso di Pesaro, per il quale il reperimento del materiale, come quello isolante, è già avvenuto. Il cantiere è rimasto rallentato perché è stato necessario riguardare alcune scelte progettuali, in quanto prima era previsto un altro tipo di struttura».
Slitta la conclusione
Il tecnico non è in grado di esprimere una previsione sulla data di conclusione dei lavori ma certamente si registra uno slittamento rispetto alle attese dei medici del Pronto soccorso. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico