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PESARO Botta e risposta sul nuovo Laboratorio Zooprofilattico a Torraccia. «L’operazione non si può fare se prima il Comune non informerà i cittadini. Si organizzi un incontro pubblico» chiede la rete di “Pesaro città sostenibile” a fianco dei residenti. «Rischi zero e niente esperimenti: operazione sicura» replica l’assessore al Fare Riccardo Pozzi. Non accenna ad esaurirsi il dibattito sulla realizzazione, da parte dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche “Togo Rosati”, di un laboratorio sperimentale di Bio-sicurezza di livello 3 tra via Furiassi e via Grande Torino spostandosi dall’attuale sede di via dei Canonici. Dopo le proteste dei residenti di Torraccia, i dubbi dei consiglieri Marchionni e Sperindei, il no del gruppo di maggioranza Europa Verde, ora interviene la rete di associazioni “Pesaro Città Sostenibile”.
Pro e contro
«Crediamo che un’Amministrazione non possa fare un’operazione del genere, senza prima informarne la popolazione, togliendo ogni ragionevole dubbio sulla pericolosità di ciò che si andrà ad impiantare.
Il documento
«Un documento con il quale il Comune - spiega Pozzi - ha completato la cessione di un terreno tra via Furiassi e via Torino per la nuova struttura più grande, sicura e moderna. Il fatto che sarà un centro più innovativo non significa che all’interno verranno eseguiti esperimenti in laboratorio e manipolazioni genetiche. Come spiegato anche dall’Istituto, le “stalle “ che lo comporranno accoglieranno gli animali destinati alla macellazione che vengono interessati da patologie; qui verranno isolati dal resto del bestiame per garantire la corretta gestione sanitaria degli allevamenti, mettendo a disposizione strutture di stabulazione per gli accertamenti prima della reintroduzione dell’animale o per le verifiche sanitarie di capi sotto sequestro sanitario». Nel 2018 l’Istituto aveva già acquistato 2500 mq di area a Torraccia, poi ha intercettato altre risorse portando l’investimento a 4 milioni e ha chiesto la disponibilità del Comune a cedere ulteriori 12mila mq. «Si tratta - ha concluso Pozzi - di una richiesta necessaria per procedere all’investimento. La proposta di cessione terreno è condivisa sul valore di 500mila euro».
Corriere Adriatico