Fossombrone, investita da una bici nel loggiato: cresce la protesta contro i ragazzini

Investimento nel loggiato di corso Garibaldi a Fossombrone
FOSSOMBRONE - Un’attempata signora è finita rovinosamente a terra investita da una ragazzina in bicicletta sabato mattina. Era appena uscita da un negozio che si...

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FOSSOMBRONE - Un’attempata signora è finita rovinosamente a terra investita da una ragazzina in bicicletta sabato mattina. Era appena uscita da un negozio che si affaccia sul loggiato di corso Garibaldi a Fossombrone. La donna, che in un primo momento sembrava non avesse subito conseguenze particolari si è vista costretta a recarsi al pronto soccorso di Urbino per farsi visitare ad un ginocchio gonfio e dolorante. 

 

Inevitabile è scoppiata la polemica dal momento che è diventata quasi una norma che giovanissimi percorrano, anche impennando e a velocità sostenuta, quei luoghi caratteristici riservati ai pedoni. Il fenomeno è sempre più insistente in qualsiasi momento del giorno anche se il clou si registra nel tardo pomeriggio e la sera. Diversi commercianti si sono lamentati per quanto sta succedendo. In più occasioni sono stati apostrofati in maniera per nulla educata dagli insoliti ciclisti. Non è una cosa nuova. 

«Ci siamo lamentati per i pericoli che tutti corriamo - commenta un gruppo di pensionati che passeggiano e si ritrovano insieme per quattro chiacchiere -. I ragazzini invece di rendersi conto che il loro è un comportamento scorretto ci hanno risposto in malo modo quasi che fosse colpa nostra». Lo stesso succede sempre più spesso anche al di fuori del centro storico propriamente detto. Sui marciapiedi di qualsiasi strada imbattersi in ciclisti acrobati è facile. Immaginarsi quali rischi corrono coloro le cui abitazioni si affacciano direttamente su quegli stessi camminamenti. Le segnalazioni di comportamenti scorretti riguardano non da meno i motofracassoni spesso e sovente anche alle prese con percorsi con senso di marcia contraria a quella consentita dalla segnaletica. Può anche succedere che qualcuno nemmeno rispetti gli stop. «Piuttosto che lamentarsi e gridare meglio chiedere che vengano effettuati i controlli del caso cominciando proprio dai loggiati del corso - commentano in tanti -. Se tutto viene lasciato fare come se nulla fosse si finisce con il correre gravi rischi. Quanto è successo alla signora non può passare inosservato». 

Si chiede un’azione di sensibilizzazione ed educazione civica concordata anche con le scuole . Non si tratta di criminalizzare nessuno, ma solo di intervenire per ricordare che le regole vanno rispettate per il quieto vivere. In fondo basterebbe davvero molto poco. Ci si attende ora che qualche cosa di nuovo succeda. Che controlli adeguati siano attivati. E che le segnalazioni vengano prese in seria considerazione.

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Corriere Adriatico