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Vice sindaco Cristian Fanesi, qualche conto non torna dopo l’esito del primo turno?
«Ho avuto risposte positive, dove me le aspettavo, e ne sono molto contento».
Nella settimana decisiva per le primarie del centrosinistra il polo logistico riceve critiche da sponda Pd, partito cui lei appartiene, e slitta il voto sul nuovo piano regolatore: come assessore all’urbanistica, che cosa ne pensa?
«Bisogna chiederlo al segretario del partito. Ritengo comunque che il polo logistico sia importante per la città. I timori sull’impatto del traffico locale sono giustificati, si deve quindi lavorare sulla sicurezza, individuando le opportune mitigazioni».
Lei si è mostrato fiducioso sul recupero al ballottaggio rispetto all’assessore Samuele Mascarin, che al primo turno l’ha sopravanzata di 47 voti: riceve segnali di possibile rimonta?
«Sono sereno.
Si è già confrontato con Cora Fattori ed Etienn Lucarelli? Se la risposta è sì, qual è stato l’esito dei colloqui con i due candidati che non hanno superato il primo turno?
«Sì, mi sono confrontato. Per loro è un momento di riflessione e non so se prenderanno posizioni nette».
Se lei vincesse le primarie, la sua prima telefonata sarebbe ancora per il candidato sindaco dei progressisti, Stefano Marchegiani?
«I progressisti sono un pezzo importante del centrosinistra fanese, ma al momento sono concentrato sul ballottaggio».
Sempre qualora diventasse candidato sindaco del centrosinistra fanese, quale potrebbe essere un tema, o un progetto, che più di altri qualifica la sua proposta amministrativa?
«Più di un tema, più di un progetto. Attenzione agli anziani, cura di quartieri e frazioni, transizione ecologica a cominciare dalle comunità energetiche, infrastrutture. Arretrare la ferrovia permetterebbe di eliminare una vecchia ferita a ridosso delle mura malatestiane, che divide la città dalle sue zone mare. Vantaggi per i residenti, la mobilità, il turismo e la qualità della vita. Non li otterrebbe la proposta della Regione, che invece punta a mantenere anche l’attuale tratta. In tale caso sarebbe un dramma per la città, perché i problemi non sarebbero risolti. Un altro tema importante: Fano deve acquisire maggiore peso politico sovra-comunale e sovra-territoriale».
E la sanità?
«Le cose purtroppo stanno peggiorando. Non vedo progetti concreti per il Santa Croce, in mancanza di personale i nuovi contenitori ospedalieri rischiano di restare scatole vuote. Eliminando Marche Nord si è persa la possibilità di specialistiche ad alto livello, significa tarpare le ali a professionisti bravissimi».
In conclusione: per quale motivo dovrebbe votare per lei, domenica prossima, anche chi non l’ha fatto al primo turno?
«I fanesi hanno una grande opportunità, sento tanto entusiasmo e grande fiducia. Una responsabilità, orientare Fano verso una visione coraggiosa del futuro, che mi motiva e mi inorgoglisce».
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