Infermiera si salva dal Covid e dà alle famiglie in difficoltà 30 buoni da 100 euro l'uno

Un'infermiera in terapia intensiva
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FOSSOMBRONE - Una storia che si addice non solo alla Pasqua ma anche al periodo che tutti stiamo vivendo. Il presidete della Bocciofila Fossombrone Umberto Eusepi ha consegnato al parroco di Maria Ausiliatrice 30 buoni da 100 euro ciascuno già distribuiti ad altrettante famiglie in stato di necessità. E’ il gesto di un’anonima benefattrice guarita dal Covid che si è rivolta ancora ora una volta all’associazione sportiva.

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Il precedente di 7mila euro
Quasi sicuramente, da quanto si è capito, è la stessa persona che mesi addietro si era distinta, in tutta riservatezza, per aver donato 7mila euro per sostenere i bisognosi. La scelta cade sempre sulla Bocciofila perché, della stessa, la donatrice si fida stante la lunga tradizione in tema di solidarietà della Bocciofila. Tutta l’operazione avrebbe dovuto rimanere, nelle intenzioni della signora, nel più completo anonimato. Che in quanto tale viene rispettato. Il silenzio e l’indifferenza però non trovano spazio di fronte a tanta bontà d’animo.

La richiesta di anonimato
Commenta Eusepi che «la signora in questione si è raccomandata che non si dica nulla circa la sua identità. Vuole a tutti i costi rimanere anonima». Il presidente, visibilmente commosso, aggiunge che «l’unica cosa che posso dire, ma di mia iniziativa, è che si tratta di una infermiera di Fossombrone, di famiglia stimatissima, che lavora a Pesaro e che ha apprezzato molto la nostra iniziativa nel corso della prima ondata dell’emergenza sanitaria quando siamo entrati in azione per consegnare a domicilio la spesa a quanti erano in difficoltà o in uno stato di bisogno».

«La nostra benefattrice era rimasta vittima dell’epidemia - continua Umberto Eusepi -. In casa ha letteralmente combattuto da sola fino a venirne fuori da vincitrice dopo indicibili sofferenze. Ha colto il senso della solidarietà di quanti hanno fatto tutto il possibile pur di allievare lo stato di disagio di molte persone». Difficile trovare le parole giuste per commentare a dovere quanto successo. In un giorno di festa come quello odierno la segnalazione rappresenta un invito ulteriore alla solidarietà.

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Corriere Adriatico