I luoghi della cultura accessibili e i Musei civici danno l’esempio

Agli Stati generali ricordato anche il Peba per eliminare le barriere architettoniche

I luoghi della cultura accessibili e i Musei civici danno l’esempio
PESARO Ora che il Peba, il piano per superare le barriere architettoniche c’è, va messo in pratica. E’ Pesaro a guidare la sfida delle Capitali italiane della...

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PESARO Ora che il Peba, il piano per superare le barriere architettoniche c’è, va messo in pratica. E’ Pesaro a guidare la sfida delle Capitali italiane della Cultura dell’accessibilità. L’Auditorium Scavolini ha accolto ieri la terza edizione degli Stati generali dell’accessibilità. Una maratona partita da un focus preciso, l’accessibilità dei contenitori culturali nella città Capitale. Professionisti, associazioni e artisti da tutta Italia, hanno preso parte all’iniziativa per portare buone prassi e progetti che consentiranno alla prossima Amministrazione che uscirà dal voto di giugno, di lavorare insieme sull’inclusione.

Il dibattito

A Paola Severini, giornalista Rai ideatrice del programma “O anche no” è stata affidata la conduzione. Cultura accessibile: al centro del dibattito il tema dell’accessibilità nei luoghi della cultura, sviscerato da Marco Perugini, presidente del Consiglio comunale a cui si deve il Piano e da Maruska Palazzi, garante per le persone con disabilità. Non a caso se ne parla nell’anno da Capitale fra aperture straordinarie e tanti più turisti in arrivo. Si parte dai Musei Civici di piazzetta Mosca, dove la Medusa di Ferruccio Mengaroni è il primo impatto per i visitatori. Già a partire dalla biglietteria dei Musei per esempio, così ha spiegato anche Michela Gaudenzi del Coordinamento Pedagogico dei Civici, la scultura in ceramica della Medusa si può toccare con mano, ed è stata fatta proprio così per essere uno strumento tattile, che può essere preso e tenuto in mano dai non vedenti per conoscere e scoprire l’opera. Ai Musei civici tutti gli operatori che ci lavorano sono formati per accompagnare i disabili motori e sensoriali. Anche la Pala del Bellini può essere un’esperienza tattile. Non da ultimo si ricorda che è stata resa accessibile e visitabile da chi è in carrozzina, oltre che fruibile per le disabilità sensoriali, anche Casa Rossini. Il consiglio comunale ha approvato all’unanimità il Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche, dalle strade alle scuole, fino ai luoghi della cultura, pubblici o di fruizione. Da qui devono partire progetti e interventi, che ormai sarà la prossima giunta a mettere in campo. «Il lavoro svolto da un anno a questa parte – ha ricordato Maruska Palazzi - ha permesso di realizzare la Carta dell’Accessibilità di Pesaro 2024, una guida pratica da mettere in atto nei progetti e nelle manifestazioni che da Pesaro toccheranno anche gli altri Comuni partner». Sessanta milioni di qui ai prossimi cinque anni è la stima necessaria per portare a compimento il Piano di superamento delle barriere, hanno ricordato Palazzi e Perugini, per rendere la città sempre più alla portata di tutti e inclusiva negli spostamenti, nelle scuole e nei luoghi pubblici.

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Corriere Adriatico