L’hospice di Fossombrone raddoppia i posti: «Lavori finiti entro l’anno». Presi in carico anche i malati di Sla

L’annuncio del responsabile Brunori

L’hospice di Fossombrone raddoppia i posti: «Lavori finiti entro l’anno». Presi in carico anche i malati di Sla
FOSSOMBRONE «Sono a buon punto i lavori per portare da 10 a 19 i posti letto dell’hospice di Fossombrone» commenta il dottor Carlo Alberto Brunori, direttore...

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FOSSOMBRONE «Sono a buon punto i lavori per portare da 10 a 19 i posti letto dell’hospice di Fossombrone» commenta il dottor Carlo Alberto Brunori, direttore della struttura. 

L’annuncio avviene proprio nella settimana in cui cade la giornata nazionale del sollievo in programma il 28 maggio e riaccende i riflettori sull’importanza del comparto “Il giardino del Duca”, luogo al servizio di tutta la provincia di Pesaro e Urbino.  


Il sollievo dato ai pazienti


«Se non ci sono imprevisti - precisa Brunori - il complesso sarà pronto e funzionante entro la fine del 2023 e darà sollievo ai pazienti nel momento del dolore più acuto, e supporto logistico e psicologico alle famiglie». 
L’hospice di Fossombrone «accoglie ogni anno circa 200-210 pazienti e relative famiglie - spiega il direttore -, con l’ampliamento riusciremo a coprire tutte le richieste e ad ospitare anche pazienti non oncologici, in particolare persone affette da malattie neurodegenerative come la Sla. In questo modo non sarà più solo un luogo dove passare gli ultimi giorni di vita ma un posto dove affrontare i momenti di criticità per poi tornare, una volta superati, al proprio domicilio». 
L’hospice di Fossombrone ha dato il via da anni a quella che si può definire una rivoluzione nella rete delle cure palliative territoriali che non abbandona, una volta dimessi dalla struttura, pazienti e familiari. 
«Saremo in grado di affiancare nell’assistenza – tiene a ribadire Brunori - chi decide di tenere a casa i propri cari dando loro tutto il supporto necessario. Per farlo abbiamo indetto ed espletato, per la prima volta nelle Marche, un concorso per dirigenti medici nella disciplina “cure palliative”. Il loro arrivo ci consentirà di gestire al meglio tutti i pazienti ricoverati in hospice e quelli a domicilio». 

Le cure palliative


Che le cure palliative siano oramai un servizio essenziale, lo dimostra l’attenzione che viene riservata proprio alla formazione dei nuovi professionisti e le numerose attività ambulatoriali sul territorio.
«Oltre a fare formazione ai medici di base, accogliamo in hospice giovani medici e cerchiamo di dare loro tutte le competenze necessarie per poter affrontare e risolvere i problemi legati alle cure palliative di base - dice ancora Brunori -, abbiamo iniziato la collaborazione con i reparti ospedalieri ed abbiamo appena concluso un corso sul trattamento congiunto dei pazienti affetti da broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco) ed entro la fine dell’anno ne avremo un altro con i colleghi dello scompenso cardiaco». 


L’aiuto per l’Alzheimer


«Non solo: in autunno avvieremo un nuovo corso sulla presa in carico dei pazienti con Alzheimer. Si tratta di corsi rivolti ai familiari – conclude il direttore -, allo scopo di trasferire alcune competenze a chi si occupa in casa di pazienti con patologie croniche. Ricordiamo che il 28 maggio si terrà a Pesaro il Giro d’Italia delle cure palliative pediatriche». 
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Corriere Adriatico