Raffica di furti d'auto, è allarme: «Le rubano per usarle nei colpi con spaccata»

Raffica di furti d'auto, è allarme: «Le rubano per usarle nei furti con spaccata»
PESARO - Pareva essere stata archiviata da tempo la figura del topo d’auto e invece no: ed ecco così che tornano a fioccare le denunce per macchine rubate, forzate o con pezzi...

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PESARO - Pareva essere stata archiviata da tempo la figura del topo d’auto e invece no: ed ecco così che tornano a fioccare le denunce per macchine rubate, forzate o con pezzi spariti (vedi la banda delle marmitte che negli ultimi tempi ha messo a segno diversi furti nel Pesarese). Una serie di furti d’auto sta turbando in particolare dallo scorso novembre la tranquillità di un quartiere residenziale di Gradara densamente popolato, a pochi passi dal Conad: l’ultimo proprio pochi giorni fa, nella notte tra l’1 e il 2 aprile.

 

Nonostante le numerose segnalazioni dei residenti preoccupati e anche le richieste avanzate per una maggiore sorveglianza e controlli (anche con l’ausilio di telecamere) nessuna risposta concreta da parte dell’Amministrazione comunale. I furti si sono concentrato tra via Pescara, via Bari e il parco di via Bologna. 

La ricostruzione

«Il primo furto - racconta un residente - è avvenuto attorno a metà novembre, ai danni di una utilitaria: il giorno dopo è sparito un Suv appartenente alla mia vicina di casa, che è stata chiamata la mattina presto dai carabinieri che le chiedevano dove fosse la sua auto». «La notte prima - prosegue - il Suv era stato utilizzato per una rapina ad una banca di Riccione e ritrovato danneggiato (si parla di circa 20.000 euro di danni) a Rimini; molto probabilmente l’avevano usato come ariete». Tra dicembre e gennaio, ancora furti. «Ne sono stato informato per caso, da una pattuglia che mi ha fermato andando a Cattolica - continua il residente - il poliziotto vedendo che provenivo da quella zona mi ha informato che era avvenuto nei giorni scorsi un furto, che non era il primo». Stante l’annoso problema delle forze dell’ordine sotto organico le telecamere presenti in zona sono solo quelle della vicina Farmacia, del Conad, che dà sul parcheggio del supermercato, e una terza telecamera che dà sulla rotatoria: non sufficienti per controllare una zona così vasta. «Chiediamo solamente di essere tutelati: la nostra paura è che i furti dalle auto arrivino alle case. Ci siamo mossi anche sui social, valutando di organizzare una raccolta firme per richiedere delle telecamere che sicuramente fungerebbero da deterrente, ma ci è stato detto che non ci sono abbastanza fondi, che dovevamo tenere le auto nei garage» conclude il residente. Ma il problema non sono solo i furti. «Il meraviglioso parco di via Bologna, frequentato da tutte le famiglie di Gradara, Fanano e Gabicce, versa in stato di completo abbandono, con atti di vandalismo e spaccio all’ordine del giorno - scrive un’altra residente sul gruppo cittadino “Chiacchiere tra Gradaresi” - Abito qui da due anni e amo Gradara, ma sono molto delusa dalla scarsa considerazione nei confronti di questa zona bellissima, nonostante Comune e vigili siano al corrente della situazione». «Ormai ci sentiamo in balia di questi malviventi, con la paura che possano anche iniziare a penetrare nelle case, e tutto questo in una zona ai piedi del borgo e molto vicino al cuore turistico del paese che ogni anno attrae migliaia di turisti» conclude amara un’altra residente.

 

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Corriere Adriatico