Il caso AstraZeneca smonta l'open day: solo 31 dosi. E per i richiami agli under 60 c'è Pfizer

Gradara, il caso AstraZeneca smonta l'open day: solo 31 dosi. E per i richiami agli under 60 c'è Pfizer
GRADARA - Dopo lo stop Astrazeneca per gli under 60, a Gradara “Astra-Day” ma non per molti. «31 vaccini, tutto sommato non è andata così...

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GRADARA - Dopo lo stop Astrazeneca per gli under 60, a Gradara “Astra-Day” ma non per molti. «31 vaccini, tutto sommato non è andata così male», dice Caroli. Primi richiami Pfizer per chi ha meno di 60 anni e ha ricevuto come prima dose il siero anglo-svedese. Alle 8,30 in punto, orario di apertura dell’hub di prossimità a Gradara, ieri mattina c’erano all’ingresso diversi volontari della Protezione Civile, della Croce Rossa.

 

Ma nessuna persona in fila per vaccinarsi nella giornata straordinaria di apertura con disponibilità in via prioritaria del vaccino Astrazeneca, 220 dosi, oltre a 24 dosi di pfizer disponibili per prime inoculazioni o richiami per under 60. Inevitabilmente l’effetto delle decisioni assunte venerdì sera da Ministero della Salute e Asur Marche, a seguito delle raccomandazioni rafforzate del Cts su Astrazeneca (solo per over 60 e richiami sotto quella fascia d’età solo con Pfizer e Moderna), si è fatto sentire. E ha frenato, nonostante una giornata open, senza bisogno di prenotarsi (oltre a 12 richiami programmati), la corsa al punto vaccinale. Piano piano all’hub sono arrivate le prime persone per farsi vaccinare dal dottor Marco Caroli, coordinatore del punto di Gradara, insieme allo staff sanitario medico-infermieristico presente. E’ arrivato anche il sindaco Filippo Gasperi per verificare la situazione. Poco prima delle 9 il primo vaccinato under 60, forse un primato a livello regionale, col il richiamo Pfizer dopo la prima somministrazione con Astrazeneca. «E’ andata bene, come la prima volta non ho sentito niente, speriamo che tutto questo serva a riportarci alla normalità. Ho meno di 60 anni e quindi queste sono le decisioni dei medici». A fine mattinata, il dottor Caroli traccia il resoconto: «Tutto sommato come numero non è andata male. Vaccinate 31 persone, una parte richiami e una parte prime dosi. Seguiamo le disposizioni ministeriali, vaccinando chi ha sopra 60 anni con Astrazeneca, mentre per chi ha meno di 60 anni non potevamo utilizzare quel vaccino nè per la prima dose, nè per il richiamo. E in quel caso abbiamo Pfizer. Avevamo ricevuto a questo proposito una gradita fornitura iniziale di Pfizer da parte di Asur tramite la dottoressa Esposto, che ci è sempre molto vicina. Sono venuti anche 7-8 insegnanti di Vallefoglia che dovevano fare il richiamo. Avevano fatto tutti Astrezeneca, abbiamo vaccinato con lo stesso siero i pochi sopra i 60 anni, con Pfizer chi aveva meno di 60 anni, pur avendo fatto la prima dose di Astrazeneca. Sabato inizieremo i richiami con Moderna, ma abbiamo dovuto programmare anche tutti i richiami delle prossime date. Molti, man mano che andiamo avanti, si accavallano». Gli under60 che hanno fatto come prima dose Astrazeneca, che tempi seguono per il richiamo con Pfizer? Quelli del siero anglo-svedese o del siero americano? «Seguono i tempi di Astrazeneca per i richiami». Un bilancio anche sull’attività dell’hub di Gradata fin qui e le tappe future: «Questo hub ha lavorato in maniera soddisfacente - continua Caroli - primo giorno 108 somministrazioni, seduta successiva 136 vaccini, poi altri 151. Considerando che resta aperto mezza giornata e si basa sul lavoro dei volontari, è un buon risultato. Per le prossime giornate, c’è un calendario: il punto vaccinale di Gradara lavorerà tutto il mese di giugno, luglio e agosto, non tutti i sabato, ci saranno date in cui non faremo vaccinazioni soprattutto intorno a ferragosto, anche perchè ripeto, l’apertura si basa sul lavoro prezioso dei volontari».

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Corriere Adriatico