Corriere dell'ecstasy per cento euro: il braccialetto elettronico non c'è, il 23enne resta in carcere

Gradara, corriere dell'ecstasy per cento euro: il braccialetto non c'è, il 23enne resta in carcere
GRADARA - Corriere della droga per cento euro. Ma ora è in carcere in attesa del braccialetto elettronico per poter finire ai domiciliari. E’ la storia che emerge...

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GRADARA - Corriere della droga per cento euro. Ma ora è in carcere in attesa del braccialetto elettronico per poter finire ai domiciliari. E’ la storia che emerge dall’udienza di convalida dell’arresto del ragazzo di 23 anni di Gradara fermato dai carabinieri sabato scorso. Durante un servizio di controllo, una pattuglia della Stazione Carabinieri di Gabicce Mare aveva notato due giovani percorrere le vie del comune di Gradara a bordo di un ciclomotore. Insospettiti, hanno imposto l’alt. 


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Ma prima di fermarsi i due ragazzi hanno percorso ancora qualche decina di metri, svicolando in una via traversa. Pensando di non essere visto, uno di loro è sceso dal mezzo ed ha lanciato qualcosa lontano, verso un campo. Il giovane aveva subito tentato di minimizzare la portata del fatto dicendo di aver gettato uno “spinello”. Ma non era tutto. I carabinieri, dopo una attenta ricerca nel campo, hanno trovato un involucro di plastica, ben sigillato. All’interno sono trovate più di 400 pasticche di ecstasy. Solo uno dei giovani era responsabile delle pasticche. Ieri mattina il ragazzo, difeso dall’avvocatessa Simona Agostini, ha risposto alle domande del pubblico ministero. «Si è mostrato collaborativo. Ha spiegato che per cento euro il suo ruolo era quello di portare le pasticche in un luogo dove avrebbe incontrato un’auto pronta a ritirarle. Non sappiamo a qualche mercato fossero destinate, il mio assistito di fatto è stato un corriere».  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico