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FANO - La città di Fano può adesso contare su un’altra città amica. Non un gemellaggio in senso classico e nemmeno un gemellaggio come gli altri, però, quello siglato con Wissous, località popolata da 5.000 anime a due passi dall’aeroporto parigino di Orly.
Il primo tratto distintivo è che a stringerlo sono stati i bambini, l’altro è rappresentato dal terreno di condivisione su cui questo rapporto nato in tempo di pandemia si è cementato.
L’Atelier creativo
Ad avvicinare gli alunni di due classi della “Corridoni” e di quattro della “Montessori” ai loro coetanei della scuola elementare di Wissous, facendo sentire meno soli gli uni e gli altri in mesi complicati, è stato infatti il Carnevale che con il suo “Atelier creativo” aveva già sfondato nelle aule e che in questi mesi è riuscito a spingersi oltre, raggiungendo anche questa giovanissima platea d’Oltralpe.
Il laboratorio promosso e reso operativo da Nicola Anselmi, affiancato nella sua azione formativa dalla presidente della Carnevalesca Maria Flora Giammarioli e dalla consigliera Romina Paoloni, ha prima interagito con il circolo didattico di San Lazzaro diretto da Michele Locarini e poi individuato il partner straniero grazie a Yulia Karabanova, fanese d’adozione e amica personale di Stephanie Gaspard, che è la referente del progetto per Wissous.
Il banditore di editti
A fare da testimonial dell’operazione il Vulon, il cui profilo si prestava bene anche perché richiamava alla memoria il banditore di editti di epoca napoleonica.
La mostra itinerante
Tutto materiale che ha connotato il video girato per i bambini francesi e che ha rappresentato fonte di ispirazione per i disegni realizzati dagli alunni delle tre scuole che confluiranno in una mostra itinerante destinata a fare la spola la spola tra Italia e Francia. Per adesso si è proceduto ad uno scambio di carte. A conclusione dell’esperienza e alla presenza di assessori (Fanesi, Mascarin e Lucarelli) e del presidente di Amici senza frontiere Barbadoro la cerimonia di consegna degli attestati ai ragazzi di terza e quarta A della “Corridoni” e di quarte e quinte A e B della “Montessori”, mentre quelli per i bambini di Wissous sono stati spediti. Percorso inverso hanno seguito i diplomi rilasciati in Francia e da recapitare agli alunni fanesi.
La visita alla fabbrica
Ieri intanto anche la prima visita guidata, nell’occasione circoscritta ad istituzioni e media, alla Fabbrica del Carnevale. A condurre all’interno dei capannoni dei carri Manuela Palmucci, che ha ripercorso la vicenda dell’evento fanese e illustrato l’arte dei maestri carristi, a fare gli onori di casa il Vulon incarnato da Paolo Casisa e il direttore della Musica Arabita Daniele Gaudenzi. Chi fosse interessato a partecipare alle visite successive può contattare la Carnevalesca al numero 0721803866. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico