Ruba un portafoglio in hotel a Gabicce, la donna lo insegue in bici ma cade: ladro bloccato dai bagnanti

L'arresto è stato effettuato dai carabinieri
GABICCE MARE - La vittima insegue il ladro in bicicletta. A fermarlo sono i bagnini e i carabinieri. Poi l’arresto. Ieri l’udienza di convalida venerdì scorso a...

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GABICCE MARE - La vittima insegue il ladro in bicicletta. A fermarlo sono i bagnini e i carabinieri. Poi l’arresto. Ieri l’udienza di convalida venerdì scorso a Gabicce un gambiano di 31 anni era entrato nella hall di un hotel nella zona del bar. Il titolare gli aveva chiesto cosa stesse facendo. Pochi istanti dopo era stato visto uscire dopo aver frugato nella borsa della moglie del titolare e preso un portafoglio Brandina con dentro 100 euro e carte di credito. Il marito della signora ha iniziato a urlare e la donna si è messa a rincorrerlo in bicicletta.

 

Anche il gambiano aveva inforcato una bici e si era diretto sul lungomare. Tra le urla “Al ladro” e la concitazione il giovane è stato bloccato dai bagnini della zona e dai carabinieri intervenuti sul posto. Nel frattempo il 31enne aveva lanciato uno zaino dove all’interno c’era il portafoglio rubato. La donna intanto era caduta con la bici ed è stata portata al pronto soccorso. Il gambiano ha provato a dire al giudice che stava andando a recuperare il borsello che la fidanzata aveva lasciato nell’hotel, ma il giudice non l’ha creduto e ha disposto la custodia cautelare in carcere. Era assistito dall’avvocato Aldo Nocito. 


Ieri la sentenza per un furto di sushi all’Iper Coop risalente al maggio del 2021. Il vigilante  aveva visto rubare 4 giovani che, scoperti sono scappati. La guardia ne ha bloccati 2. La Polizia aveva denunciato per furto aggravato una ragazza italiana di 20 anni e un nigeriano di 23 anni. Gli altri grazie all’identikit e alle immagini di videosorveglianza sono stati individuati e denunciati. Si tratta di un ragazzo macedone di 25 anni e una 22enne di origini marocchine. Il pm ha chiesto la condanna a 8 mesi ciascuno, ma con la riforma Cartabia, mancava la querela del titolare del negozio (era stata presentata da una dipendente sulle prime ndr). Così i giovani sono stati assolti. Due di loro erano assistiti dall’avvocato Massimiliano Tonucci. Il sushi valeva appena 12 euro. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico