Serrungarina, le Unioni Valmetauro e Roveresca ora vogliono le fusioni

Da sinistra Andrea Cappellini, Marta Falcioni e Alberto Alesi
SERRUNGARINA -  Nonostante lo stop dei cittadini di Mombaroccio e di Tavoleto rispetto ai progetti di unificazione con Pesaro e Urbino, i progetti di fusione tra vari Comuni...

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SERRUNGARINA -  Nonostante lo stop dei cittadini di Mombaroccio e di Tavoleto rispetto ai progetti di unificazione con Pesaro e Urbino, i progetti di fusione tra vari Comuni del territorio proseguono.


Tutta la cittadinanza dei comuni di Montemaggiore al Metauro, Saltara e Serrungarina è invitata a partecipare all'incontro pubblico sulla fusione dei Comuni in programma martedì 26 aprile alle 21 a Tavernelle di Serrungarina. 
All'incontro sarà presente quale relatore il sindaco del Comune di Trecastelli, Fausto Conigli, che racconterà l'esperienza di fusione del suo territorio.

Il tam tam nelle ultime ore si è fatto insistente. "E' importante partecipare e sentire da vicino come stanno le cose - commenta Andrea Cappellini presidente del consiglio dell'Unione dei Comuni Valle del Metauro - la gente deve essere informata prima di giudicare. I tre Comuni confermano la volontà di andare oltre l'Unione per la fusione. Nel caso nostro non si tratta di incorporazione di un Comune più piccolo in uno più grande rispetto. Come sempre abbiamo detto che il gioco è alla pari".

"Lo studio di fattibilità è stato avviato - sottolinea il sindaco di Montemaggiore Alberto Alesi in veste di presidente di turno dell'Unione Comuni Valmetauro - la fusione dei Comuni di Saltara, Serrungarina e Montemaggiore al Metauro potrà essere definita agli inizi del prossimo anno. Intanto stiamo procedendo con la pratiche necessarie. Sono state indette assemblee popolari per informare la gente del progetto e dei benefici che comporta a cominciare da una disponibilità economica di 890 mila euro l'anno per dieci anni. La fusione farà segnare un dato demografico di 12 mila abitanti, la riorganizzazione indispensabile del personale e il superamento del patto di stabilità che ci attanaglia su tutto. Siamo decisi a guardare avanti con rinnovata fiducia sicuri che anche la gente capirà e avrà modo alla fine di esprimere il proprio parere in sede di referendum".


A un progeto di fusione lavorano anche i Comuni di Barchi, Orciano, Piagge e San Giorgio di Pesaro riuniti nell'Unione Roveresca. L'obiettivo è di tagliare il traguardo all'inizio del 2017.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico