Furti alle slot machine, presi due romeni Il giudice li condanna ma li rimette in libertà

Furti alle slot machine, presi due romeni Il giudice li condanna ma li rimette in libertà
FANO - Due romeni sono stati arrestati per il furto degli incassi delle slot machine. Sono stati condannati ma subito rimessi il libertà. Scassinatori professionisti avevano...

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FANO - Due romeni sono stati arrestati per il furto degli incassi delle slot machine. Sono stati condannati ma subito rimessi il libertà. Scassinatori professionisti avevano scoperto una tecnica efficace per svuotare le slot machine ed intascarsi il loro contenuto.




Secondo gli accertamenti della polizia il più giovane, sui 30 anni, restava al bar vicino al bancone a fare da palo, mentre l'adulto, sulla cinquantina, si posizionava nella sala vicina e ripuliva le le macchinette dell'incasso. Il romeno usando una chiave punzonata riusciva ad aprire lo sportello delle slot; la forzatura mandava in tilt il sistema elettronico e la macchinetta emetteva tutto il suo contenuto.



L'uomo intascava così il gruzzolo di monete, solitamente del valore di due euro ciascuna, e si recava nella macchinetta cambiasoldi per convertirle in banconote. Con le tasche piene, infine, lasciava il locale, insieme al complice.



A rimanere vittime dei due sarebbero state diverse attività commerciali del territorio fanese, tanto che i gestori avevano iniziato ad avere dei sospetti, ritrovando le slot machine con importi molto ridotti.



Anche le forze dell'ordine erano state avvertite di quanto stava avvenendo e l'attenzione era stata rivolta verso i due romeni, provenienti da Bologna e da qualche mese trasferitisi a Fano.



In particolare a notare diversi ammanchi era stato il gestore del bar Badioli sulla Flaminia, di fronte alla rotatoria che porta a Centinarola, insieme al titolare delle macchinette. Così, grazie anche al ricorso alle telecamere interne al locale, sono riusciti ad individuare i romeni e capire qual era la tecnica attuata.



Non è restato che attendere che i due malintenzionati tornassero sul luogo del reato e così è avvenuto giovedì pomeriggio, quando hanno tentato di attuare lo stesso collaudato raggiro. Immediatamente è stato allertato il commissariato di Fano, diretto dal vicequestore aggiunto Stefano Seretti, e i romeni sono stati colti in flagranza.



E' scattato così l'arresto per furto aggravato e possesso di attrezzi atti allo scasso. Inoltre nelle tasche e nel borsello del 50enne è stato rinvenuto denaro per un ammontare di 1.300 euro, di cui un migliaio già cambiato in banconote. Una volta accertata l'identità dei due, gli inquirenti hanno contestato loro altri furti simili nel Fanese, per un bottino complessivo di circa 10.000 euro.



Venerdì mattina il giudice del Tribunale di Pesaro ha convalidato l'arresto e ha processato i due romeni per direttissima, condannandoli a un anno e quattro mesi di reclusione. Ma in attesa che la sentenza eventualmente passi in giudicato, diventando esecutiva, i due romeni, senza l'applicazione di misure cautelari, sono tornati in libertà. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico