Rubano rame e scappano in scooter Arrestati per una rovinosa caduta

Rubano rame e scappano in scooter Arrestati per una rovinosa caduta
SALTARA - Arrestati dopo un furto di rame perché cadono durante la fuga in scooter. Si tratta di due uomini di 32 e 37 anni, entrambi pugliesi e residenti nel Fanese, che ieri...

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SALTARA - Arrestati dopo un furto di rame perché cadono durante la fuga in scooter. Si tratta di due uomini di 32 e 37 anni, entrambi pugliesi e residenti nel Fanese, che ieri notte hanno tentato un furto in un cantiere di Borgaccio di Saltara ma sono stati sorpresi e fermati dopo una rocambolesca fuga.




La segnalazione è arrivata alla polizia municipale di Saltara, che ha immediatamente avvisato la stazione dei carabinieri. Una gazzella si è diretta nel luogo segnalato e durante il tragitto ha incrociato uno scooter nero con a bordo due persone. Arrivati al cantiere i carabinieri hanno iniziato a raccogliere i primi indizi.



Le tracce hanno permesso di accertare che lo scooter incrociato poco prima era stato usato per trasportare materiale trafugato nel cantiere, tra cui gronde e pluviali in rame. Parte del materiale era stato caricato nel motorino. A quel punto i carabinieri si sono messi sulle tracce dei sospetti, ribattezzati "Chicco e Spillo", in riferimento ad una nota canzone di Samuele Bersani.



La ricerca è durata poco perché a qualche chilometro di distanza, lo scooter era a terra, schiantato contro un albero, con accanto U.L. disteso e dolorante. E' arrivata l'ambulanza ma alla vista dei carabinieri, l'uomo sdraiato a terra si è alzato in fretta, dissimulando il dolore, e ai sanitari ha espresso la volontà di andarsene. Nel frattempo però sopraggiungeva il passeggero, che in un primo momento aveva cercato di fuggire, ma era tornato sui suoi passi alla vista dell'ambulanza a cui avrebbe voluto affidarsi perché nella caduta si era rotto la clavicola. I militari sono così riusciti ad arrestare in flagranza di reato entrambi gli uomini, già noti alle forze dell'ordine, scoprendo anche che il mezzo, un Suzuki Burgmann 400, intestato all'ex suocera di U.L., non era coperto da assicurazione. Il conducente inoltre non avrebbe potuto guidarlo perché sprovvisto della patente.



Nel sottosella del mezzo sono state trovate numerose parti di oggetti rubati, mentre altra refurtiva era stata posizionata a ridosso del recinto del cantiere per essere caricata in un secondo momento. L'arresto è stato convalidato dal giudice e per i due sono stati disposti gli arresti domiciliari in attesa di processo. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico