Masso pericolante al Furlo, l’ultima verifica tra 6 giorni: Aguzzi annuncia la conferenza dei servizi per la messa in sicurezza

Masso pericolante al Furlo, l’ultima verifica tra 6 giorni: Aguzzi annuncia la conferenza dei servizi per il via libera al progetto ritoccato
FURLO  - La conferenza dei servizi, strettamente tecnica, per fare il punto finale sulla messa in sicurezza del masso pericolante al Furlo e avviare i lavori si...

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FURLO  - La conferenza dei servizi, strettamente tecnica, per fare il punto finale sulla messa in sicurezza del masso pericolante al Furlo e avviare i lavori si svolgerà venerdì della prossima settimana. Lo conferma l’assessore regionale Stefano Aguzzi. «Ora che la componente politica ha fatto il suo lavoro spetta ai tecnici stabilire il da farsi dopo che c’è stato qualche accorgimento apportato da Enel Green Power, proprietaria della parte dove insiste il masso pericolante, rispetto a quanto concordato a dicembre. Anche i tecnici della Regione sono dell’idea che siamo sulla dirittura d’arrivo».

 


L’obiettivo è quello di riaprire la strada interdetta al traffico ormai da un anno, quanto prima. Se tutto fila liscio a primavera. L’investimento ammonta a 400mila euro così suddivisi: il 60%, ovvero 240mila euro, li eroga Enel Green Power; 100mila euro li finanzia la Regione; 30mila a testa il Comune di Fermignano e la Provincia. «Ho seguito attentamente la complessa questione della messa in sicurezza della parete rocciosa al Furlo - spiega Aguzzi -. Sono stati organizzati numerosi incontri con tutti gli enti interessati: Regione Marche con il Servizio tutela del territorio di Pesaro e Urbino, Provincia di Pesaro e Urbino, Riserva naturale statale della Gola del Furlo, Comune di Fermignano ed Enel. Quest’ultima in qualità di proprietaria della particella in cui ricade proprio il costone di roccia che sta franando».

A dicembre «era stato concordato un protocollo d’intesa per trovare una soluzione alla vicenda, realizzare la messa in sicurezza del costone di roccia e riaprire la strada. La Regione ha redatto uno studio preliminare, la Provincia ha predisposto il progetto esecutivo che è stato consegnato ad Enel, la quale dovrà individuare una propria ditta incaricata di eseguire l’intervento».


Quanto ai tempi «in un primo step si eseguiranno tutti gli interventi di messa in sicurezza, per la sistemazione delle porzioni di parete rocciosa ritenuti più critici e ad immediato rischio di crollo e per ulteriori situazioni di instabilità caratterizzate da minor pericolo di crollo. Per questi interventi occorreranno 200mila euro, mentre gli altri 200mila saranno riservati al monitoraggio continuo della zona interessata». Tutti gli enti interessati metteranno a disposizione personale. 

 

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Corriere Adriatico