CAGLI - E' stato salvato grazie alla tempestività e all'accortezza dei carabinieri nelle ricerche dopo l'allarme per il mancato rientro a casa. Un anziano di 87...
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I carabinieri delle stazione di Cagli e Cantiano si sono messi sulle sue tracce quando alle 22 di sabato la cognata ultraottantenne, che vive con l'anziano, ha chiamato preoccupata il 112 segnalando che il congiunto uscito come tutti i sabati con l'Ape per andare a pranzo nel locale sul Petrano, a oltre mille metri di quota, non era ancora tornato a casa, mentre solitamente lo fa intorno alle 6 del pomeriggio.
L'ottuagenario è stato rintracciato dopo appena 40 minuti grazie alla localizzazione dell'ultima cellula telefonica agganciata dal suo cellulare e allo spirito di osservazione di un carabiniere che al secondo passaggio sulla strada, dopo la prima infruttuosa ricognizione, nonostante il buio e la nebbia, ha notato un segno sull'erba vicino a una curva.
I militati si sono subito infilati a piedi nella scarpata e hanno scorto tra la vegetazione il profilo del mezzo rovesciato su un fianco. L'anziano era quasi assiderato e bagnato, perché i vetri dell'abitacolo erano rotti. In quelle condizioni ha resistito 4 ore. I carabinieri l'hanno estratto dall'abitacolo e coperto con le loro giacche a vento, chiamando vigili del fuoco e 118. Traportato all'ospedale di Urbino, dopo le prime cure l'anziano si è ripreso dallo stato confusionale. Le sue condizioni sono relativamente buone. Superato il forte spavento, della disavventura resterà per lui solo un brutto ricordo. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico