Fossombrone, trappole con chiodi nei sentieri del bosco delle Cesane

Chiodi sui rami
FOSSOMBRONE - Segnalazione inquietante da parte dei soci del Club...

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FOSSOMBRONE - Segnalazione inquietante da parte dei soci del Club Mtb Sorci Verdi che denunciano il ripetersi di una serie di episodi molto spiacevoli che si stanno verificando lungo i sentieri del Bosco delle Cesane, lato Fossombrone. Si tratta di vere e proprie trappole che vengono poste da ignoti lungo i percorsi. L’ultima, visibile nelle foto che alleghiamo, consiste in rami di legno irti di chiodi posizionati lungo il sentiero 137bis, che dalla Cesana Alta (Piana Bertinelli) conduce alla Rocca di Fossombrone. Non è la prima volta che si verificano simili fatti : anche nei mesi scorsi, più o meno nella stessa zona, sono state trovate assi chiodate o cocci di vetro sparsi sui sentieri, con grande pericolo per l’incolumità di coloro che dovessero transitare lungo uno di questi luoghi. C’è da chiedersi se gli sconsiderati che mettono in atto simili gesti si rendono conto delle possibili conseguenze dei loro gesti, tra l’altro penalmente perseguibili, che possono causare incidenti anche gravi, come è già successo in altre zone.Da tempo le Cesane, per la bellezza del luogo, sono diventate meta di escursionisti, famiglie con bambini, ciclisti che praticano la mountain bike, tutte persone che possono rimanere vittime di queste trappole. In particolare, per quello che riguarda la mountain bike, attività di cui si occupa in nostro club, è importante sottolineare che la zona delle Cesane è diventata da qualche anno una delle mete di riferimento dei bikers dell’Italia Centrale e di frequente meta di allenamento di importanti team italiani, con evidenti riscontri positivi nel giro dell’economia locale; fatti di questo genere, se dovessero ripetersi, se non si riuscisse ad individuare il responsabile e se dovessero veramente provocare qualche incidente, avrebbero evidentemente anche ripercussioni sull’economia del turismo locale. Auspichiamo che le autorità e le amministrazioni locali mettano in atto tutto quanto in loro potere per individuare i responsabili. 
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Corriere Adriatico