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FOSSOMBRONE - Prosegue la lunga vicenda legata alla modifica alla pianificazione dei servizi farmaceutici a Fossombrone e conseguente contestato trasferimento dal centro storico dei due esercizi attivi. La vertenza da amministrativa è diventata giudiziaria. I titolari della “Farmacia di Fossombrone” hanno citato «avanti al Tribunale di Urbino il sindaco pro tempore di Fossombrone».
Nell’atto di citazione si legge tra l’altro che «la delibera comunale del 2018, che autorizza il trasferimento della farmacia del Corso è stata annullata dal Consiglio di Stato.
«Siamo tornati sulla questione per ribadire le motivazioni della delibera precedente, chiedendo al Consiglio di Stato di rivedere la posizione» dichiarava il sindaco il 28 agosto. «Come quasi sempre, in Italia, le normative non sono mai chiarissime, e non sono rari pareri e sentenze opposte sulle stesse questioni. Il fatto che sia stata approvata nell’ultima giunta utile, diciamo, anche se ne faremo altre per portare avanti le questioni già aperte, è solo dovuto al fatto che l’istruttoria è stata lunga, ma l’ufficio ci stava lavorando da mesi. È innegabile che la dipartita delle farmacie possa aver contribuito a ridurre il movimento di gente lungo corso Garibaldi, ma è altrettanto vero che la nuova ubicazione, nei nuovi e più ampli locali, ha migliorato i servizi e la fruibilità delle farmacie stesse, con soddisfazione sia dei gestori che dei clienti».
Trova ora conferma la tesi di chi ha pensato che per la giunta uscente si prospetti qualche nodo in più al pettine di quanto previsto. Una storia che si prolunga oltre il mandato elettorale.
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Corriere Adriatico