Hospice, finalmente partiti i lavori per altri dieci posti letto. L'annuncio era stato fatto 4 anni fa

Hospice, finalmente partiti i lavori per altri dieci posti letto. L'annuncio era stato fatto 4 anni fa
FOSSOMBRONE  - Dopo il primo annuncio che risale a quattro anni fa ha preso finalmente il via a Fossombrone, da circa un mese, il cantiere per raddoppiare, da 10 a 20, i...

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FOSSOMBRONE  - Dopo il primo annuncio che risale a quattro anni fa ha preso finalmente il via a Fossombrone, da circa un mese, il cantiere per raddoppiare, da 10 a 20, i posti letto all’hospice “Il giardino del Duca”. Si tratta di un intervento che ha richiesto un investimento generale di 520mila euro. Dopo regolare gara d’appalto, i lavori sono stati affidati dal direttore generale dell’Area vasta 1 all’impresa Cini Mario srl con sede a Cagli in via Monte Paganuccio. 

 


In questo caso l’importo specifico ammonta a 162mila 674 euro. Soddisfatto il responsabile dell’hospice stesso Carlo Brunori sempre in prima fila come stimato professionista, ma anche nel ruolo di strenuo difensore di una struttura essenziale per l’intera provincia pesarese. Nel corso di un convegno datato 2017 veniva annunciato che «la Regione ha dato il via libera al raddoppio del numero di posti letto dell’hospice di Fossombrone ed anche al progetto di estendere le cure palliative a livello domiciliare». Si sottolineava altresì la filosofia di fondo in quanto «c’è una differenza fondamentale tra il curare ed il prendersi cura di un paziente. Curare consiste nel prescrivere dei farmaci ad un malato. Prendersi cura è la telefonata che fa il medico qualche giorno dopo per chiedere come quello stesso paziente stia».

In questo esempio proposto dal dottor Carlo Brunori il senso dell’incontro. «L’hospice ha la funzione di prendersi cura di pazienti inguaribili, con tutti i mezzi a disposizione per alleviare il loro dolore, ma anche per rendere vivibile questo stadio della malattia». Quel convegno era nato nella stanza di Filiberto Gargamelli sindacalista che si poneva la domanda «perché io posso essere ospitato qui, dove viene curato il mio dolore e un’altra persona non ha questa possibilità? Ti sembra normale?». 


Proprio la figura e l’impegno di Gargamelli hanno segnato una svolta nella storia dell’hospice che per anni è stato giustamente al centro dell’attenzione politica per sensibilizzare quanti di dovere a dare il via all’essenziale opera in corso. Si respira aria di soddisfazione generale. Perché prende forma e consistenza un settore ospedaliero che segna l’eccellenza della struttura forsempronese. 

 

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Corriere Adriatico