Firma per l’esenzione del vaccino, il medico va a processo per falso: il paziente ha una patologia autoimmune ma ha l'obbligo di farlo. Ecco perché

Firma per l’esenzione del vaccino, il medico va a processo per falso: il paziente ha una patologia autoimmune ma ha l'obbligo di farlo. Ecco perché
PESARO - Firma un certificato per l’esenzione del vaccino, medico di base a processo per falso. Ieri davanti al giudice monocratico si è aperto il caso di un medico...

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PESARO - Firma un certificato per l’esenzione del vaccino, medico di base a processo per falso. Ieri davanti al giudice monocratico si è aperto il caso di un medico pesarese finito sul banco degli imputati. In pratica un pesarese che lavora in ambito sanitario ha chiesto di poter essere esonerato dal dover inoculare il vaccino. Il medico avrebbe firmato il foglio in quanto il paziente avrebbe una patologia autoimmune, dunque una possibile casistica di esonero. Ma per il paziente, che lavora in ambito sanitario, c’era l’obbligo di vaccinarsi, così come stabilito dalla circolare del Ministero.

 
La difesa
Presentatosi con il foglio dell’esonero, l’azienda sanitaria ha subito avvisato la Procura che ha istruito un fascicolo di indagine nei confronti del medico con il gip che lo ha rinviato a giudizio con l’accusa di falso. L’uomo è difeso dall’avvocatessa Isabella Giampaoli che si baserà sul fatto che l’accusa fa leva sulla circolare del Ministero per cui la patologia del paziente non rientrerebbe tra le casistiche di esonero, mentre la legale punterà sulla circostanza che manca una perizia medica per poter contestare il dato. Dato considerato imprescindibile dalla difesa per accertare se sia stato commesso o meno il reato. L’avvocatessa Giampaoli è impegnata sin dalla prima su varie cause in Italia simili legate all’inoculazione vaccinale, ma anche sull’uso di dispositivi di protezione e diffide di genitori per studenti rispetto all’obbligo della mascherina.


Le circostanze


Giampaoli rileva: «Ritengo che nessuno possa intromettersi nel rapporto medico paziente che è inviolabile, anche deontologicamente. Molti medici si sono trovati indagati sulla base di “Circolari ministeriali” che non hanno nessuna valenza giuridica e tanto meno vincolante. Ritengo sia più un orientamento politico, che altro». Il medico al momento non ha subito alcun procedimento da parte dell’Ordine dei medici, né il suo caso risulterebbe sotto la lente di ingrandimento. Bisognerà attendere il proseguo del dibattimento per capire l’orientamento del giudice. 
Luigi Benelli Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico