FANO - Mai più finanziamenti alla politica dalla Cpl Concordia o dalla Profilglass. O da qualsiasi altro soggetto che chieda una variante al Prg o un contributo al Comune. Lo...
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Avendo ricevuto fondi elettorali leciti dalla Cpl, per risolvere l'imbarazzo e illuminare ogni possibile ombra per le risultanze dell'inchiesta la maggioranza ha deciso di correggere il codice etico recentemente approvato, recuperando due dei tre punti omessi rispetto alla Carta di Avviso Pubblico.
La notizia l'ha comunicata l'assessore alla legalità Samuele Mascarin, rispondendo in Consiglio comunale all'interrogazione di Fano 5 stelle, che chiedeva se sindaco e giunta non ritenessero quel taglio di norme incoerente. Mascarin ha riconosciuto il fondamento delle obiezioni su tre punti sensibili (finanziamenti, massoneria, incarichi cumulativi) e ha dichiarato che la maggioranza di centrosinistra accoglierà, appena approderà in Consiglio, la mozione dei grillini che chiede di inserire nel codice etico l'articolo 8 bis, dove tra l'altro è scritto: “L'amministratore deve astenersi dal richiedere o dal ricevere finanziamenti e altre forme di sostegno alla propria attività politica da parte di concessionari o gestori di pubblici servizi, ovvero da privati che hanno rapporti di natura contrattuale con l'amministrazione o che hanno domandato od ottenuto provvedimenti da essa nei 5 anni precedenti, nell'ambito di procedimenti nei quali l'amministratore abbia svolto una funzione decisionale o istruttoria”.
Ciò significa che i politici che firmeranno il codice etico in futuro, per esempio, non potranno ricevere fondi dalla Cpl, che gestisce l'appalto del calore per il Comune e i sottoservizi di Aset (nel 2014 la cooperativa finanziò il sindaco Seri con 5.000 euro e la lista del Pd con la stessa cifra, mentre Carloni ha negato di aver ricevuto 10 mila euro che risultano dalla contabilità aziendale).
Gli amministratori non potranno neppure essere finanziati dalla Profilglass, che è interessata a una serie di atti urbanistici e che alle ultime elezioni ha dato soldi a Noi Città, Carloni (2.500 euro ciascuno), Pd e Bene Comune (2.000 euro ciascuno). Mascarin si è impegnato anche a portare in Consiglio una delibera per aggiungere l'obbligo di dichiarare l'iscrizione alla massoneria.
L'unico punto non recuperato è quello che esclude cumuli anche successivi di incarichi politici, che avrebbe impedito per esempio la candidatura in Regione di Renato Claudio Minardi.
La consigliera grillina Marta Ruggeri si è detta “contenta” della risposta, auspicando che aderiscano al codice etico quei consiglieri della maggioranza che non l'hanno firmato entro il termine indicato del 31 marzo: Ciaroni, De Benedittis, Fanesi, Fulvi e Serra. A cui si aggiungono per le minoranze D'Anna, Garbatini, Santorelli, Cucuzza e Aguzzi. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico