Festa del Duca prima per qualità. Progetto urbinate premiato dal Ministero, grande soddisfazione di Ars Ducale

Il direttore Puliani: «Uniamo l’evento popolare con la cultura»

Festa del Duca prima per qualità. Progetto urbinate premiato dal Ministero
URBINO La Festa del Duca sul podio d’Italia nella graduatoria stilata dal Ministero della cultura per le rievocazioni storiche. «Sono molto orgogliosa di questo...

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URBINO La Festa del Duca sul podio d’Italia nella graduatoria stilata dal Ministero della cultura per le rievocazioni storiche. «Sono molto orgogliosa di questo risultato per la Festa del Duca - Federicus Theatrum» afferma Francesca Crespini, presidente dell’Ars Ducale che organizza l’evento. In particolare la Festa del Duca è la prima manifestazione storico culturale per qualità (ha ottenuto 34 voti sui 35 disponibili) e seconda nella graduatoria generale distanziata di un solo punto da Roma, che concorre con la rievocazione dell’antica gloria della città eterna (oltre alla qualità, vengono assegnati punti per la valorizzazione del patrimonio, la ricaduta sul territorio e la sostenibilità economica dell’evento).

 


Superate Siena e Napoli


Superate Siena (per il Palio) e Napoli (per la corsa delle torce all’epoca della Magna Grecia) e altre 500 manifestazioni storiche in Italia. La classifica è stata stilata da una qualificata commissione di storici e docenti universitari. Premiato, dunque, il progetto culturale curato dall’Associazione rievocazioni storiche Ducale in collaborazione con il direttore artistico,Massimo Puliani che, con umiltà ma determinazione, rimarca il valore di «un progetto unico nel suo genere. Si caratterizza per la produzione di eventi incentrati sulle idee e i contenuti riferiti al mondo artistico del Duca Federico da Montefeltro con l’omaggio a Raffaello Sanzio celebrato durante il Cinquecentesimo anniversario della morte. Il padre Giovanni Santi, invece, è stato evocato quest’anno con il premio dato ad Ilvo Diamanti. Urbin con la festa del Duca attira l’attenzione mediatica e la partecipazione del pubblico unendo la piazza e il palazzo, l’animazione popolare e l’evento culturale. È questo l’obiettivo. Solo a Urbino accadono eventi con Placido, Haber, Branduardi, che hanno permesso di essere primi per la qualità». Di pari passo l’antico gioco dell’Aita, negli anni, sta riscosso sempre più interesse.

Gambini felice


Il sindaco Maurizio Gambini definisce questo riconoscimento «un tassello importante in vista della candidatura come capitale europea della cultura 2033. Un grande complimento per questo risultato alla presidente Maria Francesca Crespini e ai suoi volontari che nonostante le difficoltà della pandemia non si sono mai fermati. Abbiamo sempre supportato l’iniziativa che ha portato i suoi frutti». 


«Un riconoscimento che va, appunto, a vantaggio di Urbino, del territorio e della regione - ha ribadito Elisabetta Foschi -. Un grande studio a monte per raggiungere questo risultato. Ricreare l’Aita non è stato certo facile, ma lo studio ha portato a un riconoscimento importante».
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Corriere Adriatico