Scende dalla sua auto e ferma il traffico per raccogliere il gattino morto in mezzo alla strada

Scende dalla sua auto e ferma il traffico per raccogliere il gattino morto in mezzo alla strada
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FERMIGNANO -  Ci sono persone verso le quali non si riuscirà mai a commisurarne il bene, la bontà, l’amore, l’educazione. Ieri mattina siamo stati testimoni di un episodio carico di sensibilità lungo la trafficatissima circonvallazione di Fermignano, all’altezza di una semicurva, poco sopra un supermercato.

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Verso la prima mattinata, erano le 8.20 circa, mentre il traffico dei lavoratori e delle scuole si stava allungando verso la rotatoria appena accennata, un auto si ferma in pieno pericoloso tornante, immediatamente dopo il rettilineo, in una piccola rotatoria che ha diramazioni non solo verso il centro del paese metaurense ma anche verso Acqualagna (la cosiddetta San Gregorio) e Urbania. Dalla vettura scende Vincenzo T., pensionato locale ultrasettantenne. Si potrebbe pensare ad un’avaria dell’auto, ad un malore dell’autista, invece Vincenzo raccoglie sull’asfalto uno splendido gatto europeo investito mortalmente da un automezzo precedente. Dietro la sua auto una fila di macchine che attendono di transitare. Vincenzo prende dolcemente il gatto privo di vita e lo appoggia nel marciapiede adiacente.

«Nessuno lo tratterrà come uno zerbino appiattendolo sul manto stradale perchè anche gli animali hanno una dignità», ha rimarcato agli astanti Vincenzo. Poteva sembrare un film invece è stato tutto il senso civico verso un gattino ormai inerte di un “umarells” del quotidiano e della vita. Un gesto di sensibili proporzioni umane che non ci attendevamo e che ci ha lasciato a bocca aperta. In fondo ci sono nel nostro italico paese celebrazioni su celebrazioni con medaglie e pergamene a iosa per azioni molto al di sotto della sensibilità mostrata dal pensionato Vincenzo. La stima di un uomo si valuta molte volte per le piccole cose e questa vicenda ha qualcosa di veramente magico che unisce la realtà alla sensibilità. Un plauso a Vincenzo, molto meglio di una decorazione.

 

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Corriere Adriatico