FERMIGNANO - Come un fulmine a ciel sereno. Deliberato dalla giunta comunale, con mandato al sindaco, lo scioglimento del gruppo comunale dei volontari della protezione civile....
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Il sindaco, Emanuele Feduzi, e il capo del gruppo Alessandro Capucci Alessandro da più di due anni si guardano in cagnesco fino al “benservito” del 4 giugno scorso. «Da luglio 2016 – riporta la delibera di giunta - Alessandro Capucci risulta confermato alla carica di coordinatore tecnico del gruppo volontari di protezione civile di Fermignano. Già da tale nomina emergevano le prime avvisaglie di un comportamento discutibile del Coordinatore. A seguito delle numerose inadempienze e comportamenti inopportuni, è venuto meno sia il principio fondamentale di leale collaborazione, sia il riconoscimento da parte del coordinatore del gruppo comunale volontari di protezione Civile del ruolo dell’autorità territoriale di protezione civile ricoperto dal sindaco, al quale ora si chiede di adottare i rimedi necessari per assicurare una corretta gestione del gruppo e per ripristinare l’indispensabile legame che deve intercorrere tra il gruppo stesso e l’autorità locale». In quanto ad Alessandro Capucci ieri ha postato un messaggio inequivocabile su Facebook. «E’ tornata la dittatura - scrive - Il sindaco con un atto illegittimo, quindi nullo, mette prima le catene, poi serratura sostituita, alle porte della protezione civile. Ma l’Amministrazione non ci ha mai chiesto un incontro. Ora gli atti nulli si debbono ritirare poi vedremo come andrà a finire». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico