Pesaro, serrata caccia all'assassino due fendenti alla gola della donna

La vittima Sabrina Malipiero e la polizia scientifica
PESARO - Per dare un volto all'assassino di Sabrina Malipiero, le indagini della squadra mobile di Pesaro sono concentrate sulle ultime ore di vita della donna, pesarese di 52...

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PESARO - Per dare un volto all'assassino di Sabrina Malipiero, le indagini della squadra mobile di Pesaro sono concentrate sulle ultime ore di vita della donna, pesarese di 52 anni, trovata morta a mezzogiorno di ieri dal figlio nella sua abitazione di via Pantano, dove viveva sola. Tra gli inquirenti si percepisce un moderato ottimismo.


Le ricerche sono indirizzate verso l'uomo che ha lasciato le impronte delle sue scarpe sul luogo del delitto e che probabilmente è scappato con l'auto della vittima, una Daewoo Matiz nera, che non era presso l'abitazione ed è stata ritrovata nella serata di ieri.
 

La donna, rinvenuta riversa sul pavimento del corridoio in una grande chiazza di sangue, è morta in seguito a due fendenti al collo inferti con un'arma da taglio, che le hanno reciso l'arteria giugulare. Indossava pantaloni e top. Il suo volto era tumefatto.

L'aggressione sarebbe iniziata nella camera da letto. C'è stata una collutazione e la donna è stata sopraffatta dalla maggiore forza fisica del suo carnefice, in quello che gli investigatori definiscono un delitto d'impeto.

Secondo una prima valutazione del medico legale, la morte risalirebbe a un arco temporale tra il tardo pomeriggio di venerdì e le 2 dopo mezzanotte.

La notizia dell'omicidio ha provocato sgomento e choc nel quartiere di Pantano dove la vittima, madre di due giovani figli e separata dal marito da molti anni, era ben voluta e conosciuta anche per il suo lavoro di commessa, attualmente svolto presso il supermercato Tigre di via Faggi.

Le indagini vengono sviluppate a 360 gradi, ma una pista, su cui vige il riserbo investigativo, sembra emergere sulle altre. Tutti coloro che frequentavano la donna e l'avevano vista o contattata nell'ultima giornata sono stati convocati in Questura per essere ascoltati. In questa rete di relazioni, secondo gli inquirenti c'è la soluzione del giallo.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico