Fano, s'arrampica sul balcone, sfonda a calci la finestra e aggredisce la ex a letto col compagno

Fano, s'arrampica sul balcone, sfonda a calci la finestra e aggredisce la ex a letto col compagno
FANO - Non accettava la fine della relazione, men che meno voleva vedere la ex con un altro. Così dopo averla avvistata al pub, si era arrampicato sul balcone della camera...

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FANO - Non accettava la fine della relazione, men che meno voleva vedere la ex con un altro. Così dopo averla avvistata al pub, si era arrampicato sul balcone della camera dell’ex, aveva sfondato a calci la porta finestra e fatto irruzione all’interno. Qui aveva aggredito lei e il nuovo compagno mentre erano insieme nel letto. 

 

Il protagonista della vicenda è un 28enne fanese che dopo aver visto i due piccioncini insieme si era trasformato in una furia incontenibile. Un assalto alla coppia che gli è costato la denuncia per stalking, lesioni e violenza privata. Ieri il patteggiamento davanti al gup. 
Tutto succede una sera di ottobre del 2020. L’imputato, 26enne, all’epoca del fatto, non riusciva a farsi una ragione del fatto che la sua ragazza, una 28enne anche lei di Fano, avesse deciso di mettere fine alla loro storia. Telefonate, messaggi. Ma dall’altra parte nulla. Fino alla sera in cui in un locale vide la ex con il nuovo fidanzato, un coetaneo fanese. Le si era avvicinato e l’aveva strattonata, dicendole che non doveva frequentare altri uomini. Lei era uscita. Ma l’ex l’aveva seguita ed era arrivato fino a casa della donna. Si era arrampicato sul balcone della camera e aveva iniziato a prendere a calci la porta finestra fino a sfondare il vetro. Aveva trovato i due a letto e si era scagliato su di loro afferrando la donna per il collo. L’aveva presa a schiaffi e i due erano rovinati a terra. 
Il nuovo compagno l’aveva difesa e liberata da quella presa, ma il suo rivale lo aveva graffiato al volto e al collo. Poi la chiamata alle forze dell’ordine. I due erano finiti al pronto soccorso, lei con un trauma cranico non commotivo e lesioni guaribili in 10 giorni. Lui con una prognosi di 3 giorni. L’imputato, difeso dall’avvocato Roberto Ginesi, ieri ha patteggiato a 1 anno e 4 mesi. La pena è sospesa condizionata alla frequentazione di un corso di recupero per uomini maltrattanti.

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Corriere Adriatico