OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
FANO Entro qualche settimana saranno apportate migliorie alla vasca di accumulo al Lido di Fano. La necessità di un intervento correttivo è stata specificata ieri, durante un incontro convocato nell’ufficio del sindaco Massimo Seri per fare il punto sullo stato dell’impianto, che lunedì scorso non ha evitato l’allagamento di piazzale Amendola.
L’obiettivo
Si prevede di realizzare un nuovo pozzetto centrale, più grande, per velocizzare l’afflusso di acqua piovana alla vasca di accumulo. È proprio la relativa lentezza nella captazione dell’acqua piovana, durante il picco delle precipitazioni, il «problema» evidenziato sia dal sindaco Seri sia dall’assessore Barbara Brunori. Una difficoltà che secondo i tecnici dei lavori pubblici dovrebbe essere superata in tempi brevi grazie a «un piccolo intervento», qual è appunto considerato il nuovo pozzetto.
I correttivi
Ha aggiunto Seri: «Saranno apportati gli opportuni correttivi e nel frattempo sarà effettuata ogni verifica utile, poi l’amministrazione comunale si regolerà di conseguenza. Il problema degli allagamenti al Lido è sul tavolo da mezzo secolo, me ne sono fatto carico e la vasca di accumulo, un’opera importante, è stata progettata, finanziata e realizzata. Poi può succedere che, quando si tratti di cose complesse, la migliore soluzione sia individuata strada facendo».
Il sindaco ha comunque rivendicato interventi cui sono subito seguiti risultati positivi: «Viale Cairoli al Lido non si allaga più». L’impianto anti-allagamento è costato circa 800.000 euro e ha avuto una genesi piuttosto tribolata, essendo stato realizzato in un paio d’anni. Dalla fine dell’aprile scorso si sono succeduti tre allagamenti di piazzale Amendola al Lido, dopo che la vasca di accumulo era stata inaugurata nel dicembre 2022. Il primo incidente di percorso, aveva spiegato l’amministrazione fanese, era avvenuto mentre erano in corso lavori per mettere a punto le tre pompe. I disagi più recenti risalgono invece a lunedì scorso, provocati da un nubifragio scatenatosi quando si stavano ampliando le caditoie. Durante l’incontro di ieri Seri e l’assessore Brunori hanno trattato anche dei continui allagamenti in via Pisacane nel quartiere San Lazzaro, un altro annoso problema. Le opere che dovrebbero risolverlo richiederebbero una spesa di circa 15 milioni, stima il relativo progetto, che l’ente locale ha inserito nel programma Pinqua.
L’altro quartiere
«Se non dovesse essere finanziato – è stata la conclusione – è comunque previsto che se ne farà carico l’amministrazione comunale insieme con Aset spa». Sono intanto iniziati mercoledì scorso i lavori per mettere in sicurezza la rotatoria tra via Pisacane e viale Vittorio Veneto, dove ha ceduto un tratto di asfalto e di marciapiede, dopo che le tubature sottostanti erano esplose per la violenta pressione esercitata dall’acqua piovana. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico