Vandali nella sede comunale dei servizi sociali, l'assessore: «Ci hanno preso di mira»

Le scale dei servizi sociali del Comune di Fano
FANO - Vandalizzata la sede dei servizi sociali e dell’Ambito territoriale sociale numero 6, a Sant’Orso in un’ala del centro commerciale. Su tre porte sono...

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FANO - Vandalizzata la sede dei servizi sociali e dell’Ambito territoriale sociale numero 6, a Sant’Orso in un’ala del centro commerciale. Su tre porte sono rimasti gli evidenti segni delle forzature (una è riuscita, le altre due no), un tavolo è stato rotto, il terriccio di un vaso da fiori è stato rovesciato e sparso sui gradini della scala interna.

 

 

L’irruzione notturna risale allo scorso fine settimana: gli uffici in questione sono rimasti chiusi dal tardo pomeriggio di venerdì fino alla prima mattinata di ieri, quando il personale ha ripreso il lavoro. Trovando disordine e serrature manomesse, tanto che c’è voluto del bello e del buono prima di riuscire a riaprire le porte con le chiavi.

«Non ci sono stati altri episodi»
«Sembra che ci abbiano preso di mira, non mi risulta che durante lo scorso fine settimana si siano verificati analoghi episodi nel quartiere oppure in altre zone di Fano», commentava ieri mattina l’assessore comunale Dimitri Tinti. L’intrusione è stata denunciata al personale del commissariato, intervenuta anche la Scientifica per rilevare la presenza di eventuali impronte.

Secondo la polizia sembra plausibile che possa essersi trattato di un ladro (o ladri) maldestro e piuttosto rozzo nella sua modalità operativa. Un balordo (o balordi) appartenente alla categoria di chi entra in azione attrezzato con il piede di porco o con un grosso cacciavite per compiere un possibile colpo mordi e fuggi. Di quelli che portano ad arraffare qualche spicciolo o tutto quanto rimanga a portata di mano, come i computer di un ufficio, provocando danni spesso superiori al valore della refurtiva.

Teppisti o ladri di polli
Vandali o ladri di polli che fossero, sono riusciti ad avere la meglio sul portone d’ingresso, ma i loro progetti sono stati bloccati dalla tenuta della porta blindata al primo piano, che ha retto ai tentativi di forzatura. Una buona resistenza ha opposto anche la porta vetro al piano terra, da cui si accede ai locali del nuovo ufficio promozione sociale, inaugurato a dicembre e che si affaccia sulla piazza del centro commerciale. L’elemento che più di altri lascerebbe supporre il blitz di carattere vandalico è il terriccio di un vaso da fiori sparso sulla prima rampa della scalinata interna.

Potrebbe anche essere, però, che il contenitore sia stato urtato e rovesciato da un movimento goffo e inavvertito di chi, nottetempo e al buio, stava brigando dentro la sede di servizi sociali e ambito 6.

Si controllano i filmati


Gli uffici in via Sant’Eusebio sono stati chiusi nel tardo pomeriggio di venerdì scorso ed è da quel punto che inizieranno le verifiche sui filmati della videosorveglianza per accertare eventuali presenze sospette e movimenti strani. È già previsto da tempo, quindi prima dell’effrazione, che l’amministrazione fanese sostituisca la porta blindata al primo piano e installi un cancello sugli scalini esterni come ulteriore protezione dell’ingresso. Ennesimo blitz, dunque, in un quartiere dove scorrerie di vario tipo sono segnalate con una certa frequenza. «Simili episodi sono davvero assurdi – conclude l’assessore Tinti – e da condannare con fermezza, ricordando sempre che sono causati da pochi incivili. Bisogna infatti evitare le generalizzazioni su Sant’Orso, che resta un quartiere vivace e sicuro». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico