Sette alloggi Erap senza inquilini ma il condominio si paga per tutti

Sette alloggi Erap senza inquilini ma il condominio si paga per tutti
FANO  - E’ noto che, pur essendo la nostra città considerata ad alta tensione abitativa, esistonomolti appartamenti sfitti; in genere si tratta di case private...

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FANO  - E’ noto che, pur essendo la nostra città considerata ad alta tensione abitativa, esistonomolti appartamenti sfitti; in genere si tratta di case private che vengono affittate solo d’estate o destinate dai loro proprietari che magari risiedono in altre località a trascorrervi le loro vacanze; ma non mancano tra questi anche case popolari, ovvero quegli alloggi che dovrebbero rispondere a fini sociali, eppure rimangono vuoti. 

 

 
La protesta
Un caso del genere si verifica in via del Ponte dove dal numero 2 al numero 8, si sommano ben 78 alloggi gestiti dall’Erap. Ebbene, da quanto evidenziato dagli attuali assegnatari, 7 sono sfitti e quindi vuoti, non occupati; ma non si tratta di una situazione recente, uno addirittura è tale da 6 anni, altri da un periodo più ridotto, pur sempre da lunga data. Il problema per chi abita in questi palazzi è che deve sostenere le spese condominiali anche per gli inquilini assenti, per chi invece attende da anni un alloggio decente sapere che un appartamento esiste e magari è stato anche ristrutturato e non viene assegnato, costituisce un elemento in più che aggrava la sua pena.

 
«Se l’Erap ha intenzione di venderli che lo faccia, ma lo faccia subito, altrimenti lo assegni a chi è in lista!», chi ha riferimento il portavoce dei residenti. La situazione tra l’altro risulta a conoscenza dell’assessore al welfare di comunità Dimitri Tinti. Gli appartamenti di edilizia popolari esistenti a Fano – ha rilevato quest’ultimo – sono 603, di questi 173 sono di proprietà comunale e 430 sono dell’Erap. Purtroppo l’Erap in questi ultimi tempi si trova in grosse difficoltà, vuoi per carenza di personale, vuoi per la sede vacante, vuoi proprio per la ristrutturazione dell’ente con il depotenzionamento dei presidi provinciali. Comunque, il fatto che un alloggio sia sfitto non significa che sia assegnabile.

Spetta al Comune pubblicare ogni anno la graduatoria degli aspiranti».
Ieri l’assessore Tinti ha incontrato i sindacati per concordare alcuni moduli del bando che uscirà il prossimo primo novembre; si tratta di un aggiornamento della graduatoria in base a effettive variazioni della situazione familiare; chi è già in graduatoria e non ha subito variazioni non occorre che presenti nulla. Tutte le operazioni di agibilità e le pratiche amministrative spettano all’Erap, solo dopo che queste sono giunte a buon fine, la mano passa al Comune che procede alla assegnazione. Purtroppo come abbiamo visto i tempi sono lunghi e l’iter amministrativo non sempre procede con il tempismo dovuto. 


Tempi elefantiaci


Al momento in città esiste una quarantina di alloggi popolari sfitti, di cui una quindicina sono in fase di risanamento o stanno per essere consegnati dopo essere stati ristrutturati; quindi attendono le certificazioni di collaudo. «E’ da tempo – ha detto l’assessore Tinti – che sollecitiamo l’Erap ad abbreviare i tempi; spero di riuscirci in un prossimo incontro a cui parteciperà anche il sindaco Massimo Seri e l’assessore al Patrimonio Sara Cucchiarini: le lentezze della burocrazia non possono prevalere sul diritto delle persone di aspirare a una casa confortevole!». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico