La signora dei furti tradita dai gioielli: controllata mentre osservava in modo sospetto un’oreficeria

La signora dei furti tradita dai gioielli: controllata mentre osservava in modo sospetto un’oreficeria
FANO  - Denunciata per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina una fanese di mezza età, che avrebbe permesso a un immigrato irregolare, originario...

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FANO  - Denunciata per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina una fanese di mezza età, che avrebbe permesso a un immigrato irregolare, originario dell’Albania, di vivere in un suo appartamento a Fenile, ora posto sotto sequestro preventivo. 

 


Insieme con i quartieri di San Lazzaro, Vallato e Sant’Orso, la frazione fanese è una delle zone controllate in questi giorni dal personale del commissariato, che con le sue indagini ha inoltre contribuito all’arresto di una quarantaseienne residente in Romagna, sulla quale pendeva una misura di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Macerata.

Tre immigrati sono stati invece denunciati per danneggiamento e per occupazione abusiva di un edificio nella zona dell’ex zuccherificio. Coordinate dal vice questore Stefano Seretti, le pattuglie della polizia hanno verificato 150 persone e 65 veicoli nel corso di controlli per prevenire lo spaccio di droga e i furti. Un’attività che prevedeva anche la perlustrazione di abitazioni abbandonate nelle zone periferiche o isolate. 
Quando è stato il turno di una casa al centro del cosiddetto Quadrilatero, nella zona dell’ex zuccherificio, gli agenti hanno notato che al suo interno erano stati realizzati giacigli di fortuna. Ci dormivano tre immigrati (in condizioni igieniche e sanitarie molto precarie), che sono stati rintracciati, identificati e segnalati all’autorità giudiziaria per occupazione abusiva e per danneggiamento, avendo forzato la porta d’ingresso e sfondato i muri di mattoni eretti al posto delle finestre. 


Quei varchi sono stati utilizzati per accedere all’edificio. Recuperate alcune biciclette: la polizia ne sta accertando la provenienza. E ora l’arresto della quarantaseienne, effettuato in Romagna. La donna è stata poi tradotta al carcere di Forlì. La misura della custodia cautelare era stata emessa dal Tribunale a Macerata, sulla base degli elementi forniti dagli investigatori del commissariato fanese. 


Si ritiene che la donna sia stata protagonista di quattro furti in altrettanti negozi tra le Marche e l’Umbria. La quarantaseienne era stata identificata mentre si trovava nel centro storico a Fano, gli agenti avevano infatti deciso di controllarla perché il suo interesse per le vetrine delle gioiellerie somigliava più a un sopralluogo che al desiderio di acquistare preziosi. Il personale del commissariato ha poi proseguito l’attività di prevenzione, incrociandola con le indagini su alcuni furti tra Marche e Umbria. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stato il passo successivo. 


Gli approfondimenti investigativi hanno attribuito alla donna un consolidato modo di operare: si sarebbe finta una cliente, per poi distrarre i commessi e sottrarre con abili mosse i preziosi lasciati sul bancone. Nei guai, infine, una fanese di mezza età. Coordinato dalla Procura della Repubblica, il personale del commissariato ha proceduto nei suoi confronti per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Alla denuncia è stato abbinato il sequestro preventivo di un immobile a Fenile, disposto dal Tribunale a Pesaro. È stato infatti accertato che nell’edificio vivesse un immigrato irregolare di mezza età, di origini albanesi.

 

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Corriere Adriatico