Ruba le offerte in chiesa, i fedeli che pregano in realtà sono carabinieri: arrestato

Fano, ruba le offerte in Chiesa, i fedeli che pregano in realtà sono carabinieri: arrestato
FANO - Ruba le offerte in chiesa: i carabinieri in borghese si fingono fedeli e incastrano un 39enne che era già agli arresti domiciliari per lo stesso identico...

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FANO - Ruba le offerte in chiesa: i carabinieri in borghese si fingono fedeli e incastrano un 39enne che era già agli arresti domiciliari per lo stesso identico motivo.

I carabinieri della Stazione di Fano hanno tratto in arresto D.P., classe ’80, fanese, per furto aggravato continuato di offerte dalle cassette dei fedeli della Chiesa di Sant’Orso. Le indagini sono partite dalla segnalazione del parroco di alcuni ammanchi. Le offerte, benchè per loro natura non tracciate, venivano riposte dai fedeli in buste nominative ed erano necessarie a contribuire ad un mutuo acceso dalla chiesa per dei lavori già svolti.

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Il religioso segnalava in particolare due ammanchi riscontrati nelle giornate del 18 e 25 novembre scorsi, quando due giovani erano stati notati, in entrambe le occasioni durante la mattinata, introdursi nella chiesa, avvicinarsi all’offertorio e uscire subito dopo con un qualcosa nelle mani. Il sacerdote, dopo aver cercato di risalire all’ammontare interpellando i fedeli, ha quantificato l’ammanco per entrambi gli eventi in circa 500 euro.
Immediate le indagini sviluppate dai carabinieri della locale Stazione: tramite alcune immagini rilevate da un impianto di videosorveglianza del posto che avevano ripreso i due in azione, sono riusciti subito a dare un nome e un volto ai due ladri.
Tenuto conto che la maggior parte delle offerte veniva normalmente lasciata nella giornata di domenica durante la messa, ieri i militari della Stazione hanno deciso di organizzare un servizio di osservazione nei pressi della chiesa.
Due militari, già in chiesa come fossero fedeli in preghiera, hanno notato sopraggiungere entrare D.P. che, dopo un breve sopralluogo, ha prelevato un opuscolo da uno dei banchi; quindi con una piccola pila ha forzato, illuminandola, la fessura per le offerte, e mediante un metro flessibile in metallo sulla cui punta vi era un adesivo, ha iniziato a “pescare” le buste delle offerte. A questo punto è scattata l’azione dei militari, che hanno subito bloccato il giovane dichiarandolo in stato di  arresto. Il giovane è stato condannato a un anno e 10 mesi di reclusione e alla multa di euro 400.

Degli episodi del 18 e 25 risponderà di furto aggravato continuato in concorso anche il complice, un giovane del ’94, denunciato a piede libero, anch’egli come detto già identificato. Ad aggravare la posizione di D.P. il particolare di essere sottoposto alla detenzione domiciliare per analogo reato, e che durante il furto stava in realtà usufruendo di un permesso giornaliero riconosciutogli per motivi assistenziali Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico