Fano, gli alunni lo accusano di maltrattamenti, 53 colleghi lo difendono: «Prof serio e professionale»

Fano, gli alunni lo accusano di maltrattamenti, 53 colleghi lo difendono: «Prof serio e professionale»
FANO - Cinquantatré firme raccolte in difesa del collega e docente del liceo Torelli di Fano a processo con l’accusa di maltrattamenti agli alunni. Il processo...

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FANO - Cinquantatré firme raccolte in difesa del collega e docente del liceo Torelli di Fano a processo con l’accusa di maltrattamenti agli alunni. Il processo è iniziato il 20 giugno con l’escussione dei testi dell’accusa, i genitori degli allievi, che hanno raccontato quanto sarebbe successo tra i banchi di scuola. Il caso riguarda 9 studenti, tra cui una ragazzina che si è già costituita parte civile.

 

«Sei mancina, scrivi come un cane» le diceva. Fin dal primo giorno avrebbe minacciato bocciature e avrebbe fatto copiare i compiti più volte per migliorare l’aspetto calligrafico, vero pallino del professore. Due alunni della sua classe hanno cambiato scuola, altri sezione per evitare il docente.

Tre sospensioni annullate

La dirigenza dell’istituto aveva emanato tre provvedimenti di sospensione nei confronti del docente, tutti annullati dal giudice del lavoro. Tra i genitori c’è chi ha riferito di aver trovato il figlio nascosto dietro la macchina in garage perché aveva paura di andare a scuola. Ma alcuni docenti del Torelli hanno raccolto delle firme per essere vicini al loro collega e mandare un messaggio. Nella lettera che ci è pervenuta con tanto di firme autografe attraverso l’avvocatessa Alessandra Angeletti, legale del professore, si legge: «I firmatari vogliono innanzi tutto esprimere la propria solidarietà e la propria stima al collega coinvolto nel processo. Riteniamo che sarebbe stato opportuno indicare che le testimonianze riportate nell’articolo si riferivano ai testi dell’accusa, gli unici chiamati ad esporre la loro versione nell’udienza del 20 giugno scorso. Ma, al di là delle dinamiche processuali, la cosa che riteniamo più importante è sottolineare l’impegno, la dedizione, la serietà e la professionalità con i quali il nostro collega affronta ogni giorno il suo lavoro nel nostro istituto. E queste qualità non vengono affermate solo dagli altri docenti, ma da centinaia di attestazioni da parte di studenti e genitori che riconoscono il contributo fondamentale che egli dà con il suo insegnamento alla formazione e maturazione degli alunni». 

Il testo della lettera

Il testo prosegue con la difesa dell’operato del docente: «Persino gli insegnanti che non lo conoscono e che hanno ereditato le sue classi hanno potuto osservare come i suoi insegnamenti siano riusciti a far assimilare agli studenti i metodi fondamentali richiesti dalla disciplina. Nel ribadire la loro vicinanza al collega, i firmatari confidano che l’esito del processo renderà piena giustizia al suo operato, riportandolo a svolgere al cento per cento la sua missione di insegnante».

Le precedenti solidarietà

Non è la prima volta che è stata avviata una raccolta firme a sostegno dell’insegnante. Erano già state messe insieme 250 lettere di solidarietà di alunni, genitori e altri colleghi che non credono a queste accuse. Oggi il docente, difeso dall’avvocatessa Angeletti, insegna regolarmente ed è pronto a difendersi in aula. Nel corso del dibattimento che proseguirà il 17 ottobre, il professore avrà modo di raccontare la sua versione dei fatti.

 

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Corriere Adriatico