Fano, preso l'incendiario: ristoranti bruciati per togliere impronte digitali

Il materiale ritrovato
FANO - Avrebbe dato fuoco ai ristoranti solo per cancellare le tracce. Un danno enorme alle attività Tiravino e Bella Napoli ma anche l’allarme sociale perché...

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FANO - Avrebbe dato fuoco ai ristoranti solo per cancellare le tracce. Un danno enorme alle attività Tiravino e Bella Napoli ma anche l’allarme sociale perché dietro quell’incendio si è pensato potesse esserci la mano della criminalità organizzata. Niente di tutto questo, il piromane è un cane sciolto.



  Preso e incastrato dagli uomini della Polizia che ieri ha spiegato i dettagli in una conferenza stampa. Lui è Ruslans Krjukous, cittadino italiano di 29 anni di origini lettoni. L’attività investigativa è stata incessante. E’ partita dalle telecamere di video sorveglianza del Tiravino. Da quei fotogrammi, poco nitidi, l’agente riconosce l’uomo perché lo aveva fermato per un controllo pochi giorni prima. Ventiquattro ore di pedinamenti e appostamenti in incognito, per capire dove abitasse. Stava da un amico, un appoggio temporaneo, proprio in un appartamento tra i due locali. Bingo. I poliziotti sono andati in casa e trovano il registratore di cassa del Tiravino. Ma anche attrezzi da scasso. Tutto torna, l’uomo crolla e confessa. L’uomo era a caccia di soldi, così è entrato prima al Tiravino, portando via la cassa. Una volta a casa si è accorto che dentro c’erano pochi spicci, ma soprattutto che poteva aver lasciato delle tracce. Da cancellare ad ogni costo. Così è tornato di nuovo al locale per dargli fuoco con delle bottiglie di grappa trovate all’interno. Alla Bella Napoli stessa operazione, è entrato da una basculante e poi ha preso i soldi in cassa dando fuoco alla veranda. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico