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FANO - Più si prolunga il silenzio della nuova proprietà delle terme di Carignano sul progetto annunciato ormai più di un anno fa che dovrebbe ridare vita allo stabilimento, più la situazione urbanistica rischia di complicarsi.
Le tempistiche
Lo afferma anche il vice sindaco Cristian Fanesi che invita la società a considerare ben la nuova legge urbanistica approvata recentemente dalla Regione. «Il gruppo Romani – ha dichiarato il vicesindaco – è partito molto bene con la presentazione di progetti molto belli, apprezzati dalla cittadinanza, dalla Amministrazione Comunale e anche dalla Soprintendenza, poi però non si è saputo più niente. Non vorrei che il tutto dipendesse da quei posti letto che la Regione ha ribadito voler assegnare a Fano.
Può essere che la società proceda in silenzio a percorrere l’iter burocratico, ma eventualmente questo non si addice alle aspettative suscitate nella cittadinanza dalla presentazione pubblica del progetto che nel novembre 2022 è stata fatta al cinema Masetti. Lo stesso segretario dell’Udc Stefano Pollegioni si chiede cosa risponderà la società, rispetto alle dichiarazioni fatte dall’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini nella seduta del Consiglio Comunale monografico, il quale ha confermato che i 50 posti letto sono di Fano e non si toccano. «Ricordo che dopo il sit-in dell’Udc nel mese di giugno – afferma l’esponente della opposizione - Carlo Buttaroni di Tecnè, società advisor che segue il progetto delle terme, dichiarò pubblicamente che entro l’autunno era prevista la presentazione del progetto alle Istituzioni, Comune e Regione. Stiamo aspettando.
«Solo scuse»
Non abbiamo mai creduto alla teoria che i posti letto di Fano se andati alla clinica privata ortopedica di Cotignola a Pesaro, avrebbero rimesso in discussione il progetto di Carignano. La discussione aperta dalla società delle Terme, sull’ottenere o meno i posti letto fanesi, appare più una giustificazione, senza spiegati motivi. L’offerta sanitaria riguardo alla specialità di ortopedia delle due strutture è diversa e per questo può essere occasione di collaborazione tra le stesse».
Massimo Foghetti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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